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Sampdoria, Gregucci: “Consapevolezza e responsabilità, torniamo ad essere famiglia”

Angelo Gregucci – credit gdm.com

“Consapevolezza e responsabilità, dobbiamo tornare ad essere una famiglia. Ferrari un riferimento della squadra, Coda se gli arriva la palla segna più di tutti. Oggi però non conta il singolo, ma il gruppo”. Così il nuovo allenatore della Sampdoria Gregucci alla vigilia della gara col Frosinone

Giornata di vigilia a Bogliasco per la Sampdoria, che dopo il cambio in panchina é primo per la prima gara del nuovo corso targato Foti, Gregucci, Pozzi. Dopo il ko di Chiavari costato la panchina a Donati domani al Ferraris arriva il Frosinone, obiettivo invertire subito il trend per risalire la classifica. Appuntamento che il nuovo allenatore della Samp Gregucci dalla sala stampa del Mugnaini di Bogliasco ha introdotto così.

Quanto ha inciso il nostro lavoro in questi giorni? Dal punto di vista tattico in percentuale minima, dal punto di vista tecnico vedremo, ma sotto il profilo psicologico la squadra deve prendere consapevolezza e assumersi responsabilità. Ce lo impone la classifica, con umiltà dobbiamo migliorare.

Queste le prime parole a 24 ore dal match di Gregucci che ha proseguito dicendo: “Cambio modulo rispetto al passato? È necessario guardare al presente, abbiamo preso informazioni, ora bisogna scegliere responsabilmente. E comunque ora chi determina non è solo chi scende in campo dall’inizio, ma lo sono anche i cambi. Tante partite, soprattutto nell’era dei cinque cambi, vengono risolte da chi subentra che è importantissimo. L’attacco a due punte o una punta non penso sia la priorità, la priorità ora è trovare un blocco unico, trovare gli atteggiamenti corretti, ovvero non bisogna perdere la testa. La sanzione disciplinare è un problema. Avere risposte importanti sotto l’aspetto mentale è importante”.

Dal gruppo ai singoli. “L’importanza di Ferrari? Non mi piace parlare dei singoli, Alex é un professionista esemplare, è quello che ha visto più stagioni della Sampdoria. É indubbiamente un riferimento della squadra, sia quando gioca che quando non gioca. Ferri? L’intera rosa si è predisposta bene, contenti della disponibilità della squadra e della sua, poi dobbiamo fare valutazioni. Oggi non é importante chi, ma come, contro una squadra in salute. Rispettiamo il Frosinone, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Dobbiamo ricercare solidità, trovare coesione visto che la disponibilità c’è”.

“Cherubini è importante, Coda il leader”

Gregucci ha proseguito parlando di Cherubini: “È importante, lo è la 10 che porta sulle spalle, ma è l’atteggiamento che farà la differenza. È il dettaglio a fare tre punti o zero. Non regalare nulla sull’atteggiamento, una palla può determinare le sorti di un’intera stagione. Bisogna essere lucidi, performanti, non dobbiamo sbagliare nulla“.

L’allenatore ha continuato così: “Coda leader di questa squadra? Io non posso imporre un leader, un leader è riconosciuto da chi lavora assieme a loro. Il mio leader quando giocavo era quello che mi veniva ad aiutare quando ero in difficoltà. Poi parliamo di Coda: Schwoch lo allenavo quando ha battuto il record in B, poi ho visto Coda che lo ha sorpassato. Massimo se vive in area e passa la palla é quello che ha fatto gol in più porte”.

Massimo Coda con la maglia della Sampdoria (Imago)
Massimo Coda con la maglia della Sampdoria (Imago)

“Dobbiamo conquistare il pubblico. Serve una prestazione generosa”

Gregucci ha parlato dei tanti gol realizzati al Ferraris, un fattore che deve tornare ad essere punto di forza della squadra. “Quando lavori sotto l’aspetto della compattezza psicologica, c’è che il pubblico te lo devi conquistare. L’atteggiamento della squadra porterà Marassi ad ‘incappottare’ le partite, il Ferraris che ho visto nelle difficoltà, è un popolo commovente“.

Sulla contestazione l’allenatore della Sampdoria ha detto: “Dobbiamo aiutarci tutti insieme, poi da quando esiste il calcio c’è l’approvazione e la disapprovazione in base al tuo comportamento. Quello che si chiede è di offrire una prestazione generosa, la qualità poi si vedrà. So che per voi giornalisti sia importante giocare a due o a tre davanti, ma noi siamo alla ricerca di ritrovare la famiglia Sampdoria, per me in questo momento non è importante il singolo ma la squadra”.