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Roma, Mancini: “Non sono un cattivo. Sogno di sentire la musichetta della Champions dal campo”

ll difensore della Roma Gianluca Mancini (Imago)
ll difensore della Roma Gianluca Mancini (Imago)

L’intervista di Gianluca Mancini, difensore della Roma, a La Stampa in vista del big match contro la Juventus

Dopo gli stop contro Napoli e Cagliari, la vittoria contro il Como ha avuto un’importanza particolare per la Roma di Gasperini.

A sottolinearlo è Gianluca Mancini, che in un’intervista a La Stampa ha analizzato il momento dei giallorossi tra la felicità per i tre punti conquistati e l’attesa per l’esame Juventus.

Gara, quella contro la squadra di Fabregas, che ha visto il difensore italiano tra i protagonisti, anche per l’accesa discussione avuta con l’allenatore spagnolo nel finale di gara: “Se è vero che sono un giocatore cattivo? Assolutamente no, basta parlare con chi mi conosce bene. Poi in campo subentrano tanti fattori, come l’adrenalina e la tensione”.

E continua: “Ma non mi sembra di essere mai stato protagonista di gomitate, entrate killer o pugni in faccia: i miei sono tutti scontri di gioco“. Di seguito tutte le dichiarazioni del calciatore giallorosso tra allenatori, stagione attuale e non solo.

Roma, le parole di Mancini nella sua intervista

Io penso solo a giocare al massimo. L’antipatia degli avversari è normale, ma preferisco star simpatico ai miei tifosi“, ha dichiarato Mancini. Che ha poi aggiunto sulla prossima gara contro la Juventus: “Tutte le partite rappresentano degli step. Dopo Napoli e Cagliari, portare a casa una gara come quella col Como è stato fondamentale. Ora la sfida con la Juve è bella e stimolante: ci sarà da sudare, ma ci arriviamo carichi. Quella di Vlahovic sarà un’assenza importante ma hanno tanti giocatori“.

Per continuare con un commento su Spalletti e Gasperini: “Spalletti è un grandissimo allenatore, l’ho avuto in Nazionale. Gasperini  è un maestro, l’ho ritrovato uguale ai tempi dell’Atalanta. In cosa sono cambiato io?  Ho accumulato tante esperienze. Io voglio continuare a vivere tante emozioni qui, magari giocando la Champions con la Roma che è una cosa che mi manca“. In conclusione, una frase sui suoi idoli: “Da piccolo guardavo Materazzi. ma mi piacevano anche Aldair, Samuel e Maldini. Ora mi piacciono Sergio Ramos, Van Dijk e Rudiger“.