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Il rigore si ripete tre volte, la Roma le sbaglia tutte: cosa è successo

Uno dei due rigori sbagliati da Dovbyk

Incredibile la tripla occasione sprecata dalla Roma dagli undici metri: ecco cosa è successo

Sono non pochi i rimpianti della Roma al termine della partita contro il Lille di Europa League, a causa di una tripla occasione dal dischetto sprecata nel giro di pochi minuti dai giallorossi.

Episodio unico e quasi senza precedenti, verificatosi dopo che, in seguito alla revisione al Var, l’arbitro ha assegnato rigore ai giallorossi per fallo di mano.

All’80’, così, si è presentato Dovbyk dal dischetto, facendosi ipnotizzare da Ozer. Un rigore calciato non bene, ma con la chance di rifarsi, dato che il portiere del Lille aveva staccato i piedi dalla linea di porta. Non è andato meglio il secondo tentativo, calciato allo stesso modo e parato nuovamente. Ma, ancora una volta, il rigore è stato fatto ribattere per lo stesso motivo.

Questa volta se ne è incaricato Soulé, che ha calciato cambiando lato, andando alla destra di Ozer, che però ha intuito nuovamente parando la sua conclusione a mezza altezza. Sono stati tre i rigori parati nel giro di pochissimi minuti, con la Roma condannata alla sconfitta per 1-0 e fischiata dal suo pubblico.

Il rigore sbagliato da Soulé

Roma-Lille non è un record: il precedente di 41 anni fa

Episodio quasi senza precedenti dicevamo. Perché in effetti sembra un caso più unico che raro, ma non è stata la prima volta che un rigore calciato tre volte viene sbagliato in tutte le occasioni. Il precedente risale addirittura a 41 anni fa, in un Lazio-Napoli della Serie A 1983/84. Allora furono i biancocelesti a guadagnarsi la chance dal dischetto, sempre per fallo di mano, e a sprecarla tre volte.

Il primo a sbagliare fu Bruno Giordano, sulla ribattuta la Lazio segnò ma il rigore venne fatto ripetere, per la presenza di troppi giocatori in area al momento del tiro. Ancora una volta andò Giordano e ancora una volta Castellini parò evitando il gol, ma venne nuovamente fatta ripetere l’esecuzione. Anche in quel caso, allora cambiò il battitore, ma non il risultato. Fu Vincenzo D’Amico a calciare il terzo rigore, mandando a lato. Ora, dopo più di 40 anni, si è verificato un caso analogo.