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Operazione “PENALTY”: associazione a delinquere e frode sportiva in Serie C e Primavera, cinque arresti a Reggio Calabria

Il pallone della Serie C (Credit Lega Pro)
Il pallone della Serie C (Credit Lega Pro)

Il comunicato ufficiale della Procura della Repubblica di Reggio Calabria sull’operazione Penalty

Nelle ultime ore i Carabinieri di Reggio Calabria hanno portato a termine un blitz, arrestando 5 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. L’operazione, avviata all’alba di mercoledì 29 ottobre con il supporto dei Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma e coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha portato alla luce un’associazione promossa e diretta da un arbitro della Sezione di Reggio Calabria impegnato in Primavera 1, Primavera 2 e Serie C, al fine di condizionare i risultati delle partite in modo da indirizzare l’esito delle scommesse.

Di seguito il comunicato ufficiale diramato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria: “Dalle prime ore di oggi 29 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e i Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, stanno dando esecuzione a una misura cautelare di sottoposizione agli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di 5 soggetti, indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata alle frodi sportive“.

Le indagini, coordinate da questa Procura della Repubblica di Reggio Calabria, iniziate nel gennaio del 2024 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria e proseguite anche con la partecipazione dei Finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, che già investigava con altra Procura della Repubblica, hanno avuto origine da una segnalazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli relativa ad un flusso anomalo di scommesse su di un incontro calcistico della categoria Primavera“.

L’attività investigativa che ne è derivata – come confermata, allo stato, dalle valutazioni del Giudice per le Indagini Preliminari – ha permesso di raccogliere gravi elementi in ordine all’esistenza di un’associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, promossa e diretta da un arbitro della Sezione di Reggio Calabria delle categorie Primavera, Primavera 2 e Serie C, il quale dirigeva l’arbitraggio di diversi incontri calcistici, in modo da indirizzare il risultato finale e farlo convergere verso gli esiti oggetto di scommesse mirate effettuate dai membri del sodalizio”.