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Max O’Leary: “L’Irlanda può battere chiunque, vogliamo USA 2026. Donnarumma? Verrà visto come il numero in assoluto solo se viene in Premier”

Max O’Leary

Il portiere dell’Irlanda, migliore in campo nello 0-0 contro il Lussemburgo, ha espresso tutta la sua gioia per il debutto ai nostri microfoni

“Sono molto felice per il clean sheet ma sappiamo che potevamo fare di più e creare un maggior numero di occasioni. Dobbiamo sfruttare meglio le palle gol. A livello personale è stata una grande serata, i miei parenti sono fieri”. Esordisce così Max O’Leary, portiere dell’Irlanda.

Nella gerarchie è il dodicesimo dietro l’ex portiere del Liverpool Kelleher che si è appena trasferito al Brentford: “Giocare con continuità era qualcosa di cui Caoimhin aveva bisogno. Lui non vede l’ora di vestire la maglia del Brentford e di scendere in campo. Sono convinto che farà benissimo a Londra. Io lo sosterrò sempre, anche se la sua presenza dovesse tenermi in panchina. Penso che l’Irlanda abbia un grande gruppo, una squadra molto unita. E chiunque scenderà in campo avrà il sopporto di tutti.”

Nato in Inghilterra da genitori inglesi, il classe 96 può rappresentare l’Irlanda grazie alle origini del nonno Sean. Né David Seaman né Given, O’Leary ci ha raccontato che non ha mai avuto idoli: “Da piccolo non avevo un idolo vero e proprio tra i pali anche perché fino all’eta di 14 anni non facevo il portiere. Però ho sempre amato questo ruolo finché un giorno, nel 2010, qualcuno mi lanciò in porta. E da lì non mi sono mai più spostato.”

Con il tempo si cambia e il numero due dell’Irlanda ci ha parlato dei nostri Donnarumma e Buffon, due portieri che ama tantissimo. “Sono due grandi portieri, entrambi di classe mondiale. Donnarumma l’ho seguito tanto quest’anno in Champions League: parliamo di un portiere top, top! Avere quella continuità sin dall’età di 16 anni (quando debuttò in un Milan-Sassuolo ndr) è veramente incredibile. Ho tanta ammirazione per lui e non ci sono dubbi che faccia parte dei migliori numeri uno al mondo. Penso però che solo se dovesse venire in Premier League verrà visto come il numero uno in assoluto. E chissà che un giorno non lo farà… per me può far davvero bene anche in Inghilterra.”

Irlanda, le parole di Max O’Leary

È dall’edizione in Corea e Giappone del 2002 che l’Irlanda non si è più qualificata a un Mondiale. Quell’anno per la squadra di Robbie Keane, Given e Damien Duff furono fatali i rigori contro la Spagna agli ottavi. E nonostante un girone difficile con Portogallo e Ungheria, O’Leary è convinto che The Boys in Green possano finalmente interrompere un lungo digiuno. “Penso che l’Irlanda può battere qualunque avversario, se lo vuole. Abbiamo i giocatori giusti che conoscono a memoria il sistema di gioco del commissario tecnico. L’Irlanda del 2025 abbina stabilità difensiva e talento in avanti: spero che basti per toglierci tante soddisfazioni nelle qualificazioni.”


Con il suo Bristol è arrivato a un passo dalla promozione in Premier League perdendo lo spareggio nella semifinale contro lo Sheffield United. “Per la prima volta in 17 anni il Bristol è tornato a giocarsi un playoff per la promozione in Premier League e io sono fiero di quello che siamo riusciti a fare. Poi purtroppo alla fine non è bastato. Penso che abbiamo pagato la stanchezza nei playoff. Tutto sommato possiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto. Ma penso che a gennaio la squadra andava rinforzata…. c’è rammarico perché finire tra le prime due era alla nostra portata”.

di Alessandro Schiavone