Espírito Santo strega la Premier: battuto anche il Tottenham. Ora il Nottingham sogna la Champions
Il Nottingham Forest continua la sua incredibile marcia in Premier League. La squadra di Nuno Espírito Santo supera anche il Tottenham, ex club dell’allenatore portoghese, con un gol di Anthony Elanga nel Boxing Day, conquistando così la quarta vittoria consecutiva.
I Tricky Trees volano al terzo posto con 34 punti, in attesa del risultato dell’Arsenal, che potrebbe scavalcarli vincendo contro l’Ipswich Town.
Solo Liverpool e Chelsea restano davanti, con quest’ultimo distante appena un punto.
La squadra di Espírito Santo si conferma la grande sorpresa della stagione 2024/2025. Dopo anni difficili, vissuti tra lotte per la salvezza e stagioni in Championship, il Nottingham ora sogna una storica qualificazione in Champions League, che manca dal 1981.
Il Nottingham Forest di Espírito Santo è una macchina (quasi) perfetta
Il Nottingham vanta la terza miglior difesa della Premier, con Milenkovic e Murillo protagonisti di una coppia difensiva ben assortita e difficile da superare.
Ma non è solo difesa. I Tricky Trees sanno far male anche davanti, con Gibbs-White, Ward-Prowse e il capitano Yates che orchestrano il gioco. Sulle fasce, Elanga, Hudson-Odoi e Anderson offrono velocità e profondità, mentre Chris Wood, con i suoi gol già in doppia cifra, guida l’attacco con esperienza e fiuto del gol.
La voce del City Ground: Mull of Kintyre e l’Incantesimo del Nottingham
“Mull of Kintyre, oh mist rolling in from the sea, my desire is always to be here, oh Mull of Kintyre” risuona a ogni partita al City Ground. La voce di Paul McCartney si mescola ai cori di una tifoseria che vive con estrema passione e senso di appartenenza ogni sfida. Nove partite, in questa stagione, di festa ininterrotta, anche nelle sconfitte con Newcastle e Fulham, dove si respira la speranza di poter tornare ai fasti di un tempo.
Ora, il Nottingham Forest non è più solo una comparsa. I Forest sono lì, in alto, a sfidare le grandi d’Inghilterra. La loro storia è una favola da raccontare. Un tempo brutto anatroccolo, poi principessa del calcio europeo, grazie al genio di Brian Clough. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, Clough trascinò i Forest a vincere due Coppe dei Campioni e una Premier League. Quella squadra ruvida, sporca e cattiva, abituata a lottare per restare in alto, divenne una delle più temute d’Europa. La Premier mancava dal 2004, eppure oggi il vento è cambiato. C’è qualcosa di nuovo nell’aria, una sensazione che mancava da troppi anni. Probabilmente non sarà un titolo, perché la vittoria della Premier sembra davvero troppo, ma risentire l’eco di Mull of Kintyre in Champions League sarebbe già abbastanza per far rivivere un altro piccolo miracolo calcistico.