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Milan, Florenzi: “Con le chiacchiere siamo stati bravissimi quest’anno”

Alessandro Florenzi con la maglia del Milan (IMAGO)
Alessandro Florenzi con la maglia del Milan (IMAGO)

L’intervista in esclusiva ai microfoni di Sky Sport del giocatore del Milan Alessandro Florenzi: le sue parole  

In esclusiva ai microfoni di Sky Sport, il calciatore rossonero Alessandro Florenzi ha rilasciato una ricca intervista.

Diverse le dichiarazioni del giocatore 34enne, che ha ripercorso con le sue parole il delicato momento che sta vivendo il suo Milan.

Dalle differenze con la squadra dello Scudetto alle critiche subite e le varie contestazioni dei tifosi. Non tralasciando, però la propria condizione fisica.

Di seguito, le parole del calciatore rossonero.

Milan, l’intervista di Florenzi a Sky Sport

Il calciatore rossonero ha così iniziato la sua intervista, parlando della sua condizione fisica: “Ero partito con entusiasmo, poi mi sono fatto male. Ed è partito un altro viaggio: il recupero. Ho fatto le cose con calma rispetto al passato, quando avevo fretta, troppa fretta… Fisicamente sto bene, ma la palla passa al mister. Saprà come e dove utilizzarmi”.

Ha poi continuato facendo un punto sul momento della stagione rossonera: “Stagione deludente. Quando si arriva a questo è responsabilità di tutti: giocatori, allenatori e società. Si vince tutti e si perde tutti. Noi giocatori potevamo fare di più. Siamo lontani dai nostri obiettivi. Possiamo puntare numericamente ancora al quarto posto. È durissima, ma ci dobbiamo provare ma non con le chiacchiere. Con quelle siamo stati bravissimi quest’anno“.

Milan, Sérgio Conceição (IMAGO)
Milan, Sérgio Conceição (IMAGO)

“A questo Milan manca un po’ di esperienza”: le parole di Alessandro Florenzi

Sulle differenze con il Milan dello Scudetto: “Per vincere serve avere il gruppo, la qualità, e l’esperienza. Quest’anno c’è il gruppo, c’è la qualità. Forse manca un po’ di esperienza. Nell’anno dello scudetto c’era il giusto mix, c’erano Giroud, Kjaer, Ibra. I vecchietti che ne avevano passate tante e potevano far capire agli altri come affrontare le cose. Quest’anno il vecchietto potevo essere io, prima dell’infortunio però. Con il Milan non eravamo i più forti ma abbiamo vinto, con l’Italia non eravamo i più forti, ma abbiamo vinto: vuole dire che c’era qualcosa di speciale. Non serve ricrearlo, serve solo ritrovarlo”. 

Ha parlato anche di un giocatore che ammira: “Il Milan forse mi ucciderà (ride, ndr), ma Barella è un giocatore straordinario. Sta facendo benissimo all’Inter e anche in Nazionale”.

Infine, ha parlato delle contestazioni e delle proteste dei tifosi contro la squadra: “Critiche? Dobbiamo tapparci le orecchie. Tutti oggi parlano del Milan che non va bene, perché dopo 4 anni fatti bene con scudetto… È una novità per tutti. Ma questo è il calcio. I tifosi e la contestazione? Milan-Lazio a San Siro è stata una gara strana. Ambiente surreale. Si sente San Siro quando c’è e quando non c’è. Quando giochi in casa e sembra di giocare fuori casa, non è semplice. Io so che i tifosi vogliono il bene del Milan, e spesso la rabbia ti fa fare cose che non vorresti mai fare. Credo che solo insieme, noi con loro, si può arrivare da qualche parte. È un 1% in più ma può fare la differenza”.