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Milan, Conceição: “La colpa dell’eliminazione è mia e non di Theo Hernandez”

Sérgio Conceição, allenatore del Milan (Imago)
Sérgio Conceição, allenatore del Milan (Imago)

Il Milan è eliminato dalla Champions League 2024/2025, passa il Feyenoord a San Siro: le parole di Conceição nel post partita.

Il Milan non riesce a ribaltare il risultato dell’andata: è il Feyenoord ad accedere agli ottavi di finale dopo l’1-1 di San Siro.

I rossoneri hanno subito nel secondo tempo il pareggio degli olandesi dopo essere passati in vantaggio al 2′ minuto con il gol del grande ex Gimenez.

La gara è poi cambiata con l’espulsione di Theo Hernandez per simulazione (clicca qui per leggere cosa è successo) che ha ridato fiducia agli ospiti.

Nel post partita l’allenatore portoghese Sergio Conceição ha commentato così la prestazione dei suoi e l’eliminazione dalla Champions League.

Le parole di Conceição dopo Milan-Feyenoord

Conceição ai microfoni di Sky Sport ha esordito così: “Bilancio dei 180′? La delusione è grande, siam tutti arrabbiati. Sapevamo di essere più forti, la nostra partita era preparata per vincere. Non si vedeva in che modo potessero colpirci, noi abbiamo sbagliato il raddoppio più volte. Di colpe ne abbiamo anche noi, adesso penseremo al campionato. La delusione è così grande che dobbiamo essere più forti e pensare a campionato e Coppa Italia“.

L’allenatore portoghese, poi, ha continuato: “L’episodio di Theo ha cambiato la partita. Ho fatto tanti errori e continuo a farli tutti i giorni. Così anche i miei giocatori fanno e faranno altri errori. Ma la colpa del non passaggio del turno è di Conceição e non di Theo Hernandez“.

Sergio Conceição, allenatore del Milan
Sergio Conceição, allenatore del Milan

“Vi spiego il cambio di Gimenez. Theo può crescere ancora”

L’ex Porto ha continuato: “Il cambio di Gimenez in inferiorità numerica? Le decisioni sono mie, sono pagato per questo. Quando lui è arrivato aveva problemi fisici, ha giocato rischiando di farsi ancora più male. La squadra in quel momento aveva bisogno di quello, di restare un po’ più bassa”. 

Ogni allenatore vede la partita a modo suo. Io avevo dei cambi che non mi davano niente in più alla partita. Le espulsioni? C’è tanto da migliorare. Emozionalmente bisogna sempre essere forti, capisco le pressioni ma c’è da fare questo lavoro dall’interno. Il clima fuori non aiuta. Theo? Lo conosco da tanto tempo, so che può crescere ancora di più proprio come il suo allenatore“.

Da quando sono arrivato abbiamo già vinto un trofeo – ha dichiarato in seguito l’allenatore portoghese in conferenza stampa -, siamo in semifinale di Coppa Italia e abbiamo fatto 14 punti in campionato, mentre il Napoli 15. So che non è tutto perfetto ma non paragonatemi ad allenatori che sono stati qui 5 anni. Io sono qui da un mese e mezzo e ho avuto pochissimo tempo per lavorare. Conosco solo una maniera per cambiare l’ambiente, vincere. Ci proveremo a partire da Torino“.