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Milan diviso tra campo, staff e dirigenza: un futuro ancora tutto da scrivere

Le considerazioni di Sérgio Conceição, allenatore del Milan, nell'intervista rilasciata dopo la partita contro la Fiorentina
Sérgio Conceição, allenatore del Milan (Imago)

Un Milan pronto a fare una rivoluzione silenziosa: tra campo, staff tecnico e dirigenza il futuro è ancora tutto da scrivere.

Il pareggio in rimonta da 0-2 a 2-2 con la Fiorentina a San Siro è lo specchio della stagione complicata che sta vivendo il Milan.

I rossoneri sono ormai lontanissimi dalla zona Europa (servirebbe un vero e proprio filotto di risultati da qui alla fine) e la semifinale di ritorno di Coppa Italia è l’unico obiettivo ancora possibile per salvare un’annata piena di difficoltà.

A meno di due mesi però dalla conclusione, il futuro è ancora tutto da scrivere. Non solo per quanto riguarda il nuovo direttore sportivo, persino giocatori e allenatore non hanno certezze sul domani.

Per quanto riguarda la dirigenza, dopo aver trovato l’accordo verbale con Fabio Paratici il suo arrivo è stato bloccato. Il motivo è legato alla squalifica del DS fino al 20 luglio: Paratici non potrebbe essere operativo per le trattative per metà mercato, dunque i rossoneri preferiscono fermarsi e rivalutare l’operazione.

Fabio Paratici (Imago)
Fabio Paratici (Imago)

Conceicao resta? La situazione e occhio ai giocatori

Passando poi alla questione allenatore, rimane ancora un rebus il futuro di Conceicao. Alla specifica domanda fatta da Sky Sport sull’argomento, il portoghese ha risposto così: “Sono deluso, ma adesso mi è venuto da ridere”. La società lo ha confermato, a parole, ma è chiaro che una decisione definitiva deve essere ancora presa.

Non è da escludere alla fine la partenza anche di qualche giocatore importante della rosa. Sempre ai microfoni di Sky Sport, Maignan ha commentato la sua situazione contrattuale: “Io mi trovo bene al Milan. Do tutto per la maglia ogni volta che la metto, ogni giorno. Vi dico la verità: in questo momento non voglio parlare del contratto. Voglio parlare di calcio e trovare un posto giusto perché il Milan merita di più e vogliamo di più. Il mio caso non è la roba più importante in questo momento“.