Gli auguri di Bologna a Sinisa Mihajlovic. VIDEO
DI ALESSIO DE GIUSEPPE
Molto probabilmente si sarà dimenticato di San Valentino o dell'anniversario di matrimonio, ma il compleanno di Sinisa no. Quello, il tifoso del Bologna, questa mattina è impossibile che se lo sia scordato. Mihajlovic per tutti i bolognesi, nel giro di un anno, è diventato un parente, uno di casa, il migliore amico con cui sfogarsi e condividere i segreti più intimi.
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Questione di riconoscenza. Da quando Mihajlovic è arrivato sotto le Due Torri la gente è tornata allo stadio, è tornata a parlare del Bologna con orgoglio e fierezza. Con il sorriso. Cosa che al Dall'Ara mancava da troppi anni. Una città come questa non si dimentica il terz'ultimo posto raggiunto il 27 gennaio 2019, nella partita contro il Frosinone: “Il punto più basso degli ultimi anni della storia del Bologna” dicono i tifosi, e Sinisa raccolse quella squadra in piena crisi e la portò a fine campionato al decimo posto.
Amore a prima vista
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C'è chi portandogli un regalo oggi gli ricorderebbe dell'esordio in panchina a San Siro contro l'Inter, chi dei 26 punti raccolti nelle ultime undici giornate dello scorso campionato, chi della vittoria a Napoli o a Roma di questa stagione o chi più semplicemente gli chiederebbe “Come stai mister?”. Eh si, perchè oggi fortunatamente parliamo di risultati, ma appena 5 mesi fa Miha e Bologna iniziarono a giocare, uno a fianco all'altro, la partita contro la malattia. Una gara che sta vincendo Sinisa, grazie anche all'aiuto della sua città. Lo ha raccontato tante volte.
E chi l'avrebbe detto che il romanticismo dei bolognesi si sarebbe riuscito a incastrare con la durezza del carattere di Mihajlovic? Il calcio, lui si, l'avrebbe immaginato. Lo ha convinto a dire di si a Saputo quest'estate, quando la città tremava per l'ipotesi che il mister se ne potesse andare. “Sono rimasto perchè sono convinto di non dover lottare per la salvezza” disse una volta confermata la sua permanenza. Oggi i fatti gli stanno dando ragione, il Bologna può guardare in alto, senza preoccuparsi di quello che c'è sotto. Al bolognese basta questo.
“L'Europa? Arriverà!” dicono con ottimismo, consapevoli che finchè avranno il loro Sinisa Mihajlovic seduto in panchina nessun ostacolo è insuperabile.