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Matteo Materazzi ha la SLA, la moglie lancia una raccolta fondi per pagare le cure

Foto dal profilo Instagram di Matteo Materazzi

Matteo Materazzi lotta da mesi contro la SLA. Ora la moglie ha lanciato una raccolta fondi per dargli una speranza

Una terribile notizia colpisce il mondo del calcio e non solo. Matteo Materazzi, agente sportivo e fratello dell’ex calciatore Marco, sta lottando da mesi contro la SLA.

A rivelarlo è stata la moglie Maura con un post su Instagram, in cui ha raccontato il suo dramma. Dopo la diagnosi, arrivata a settembre 2024 dopo i sintomi che si erano presentati nei mesi precedenti, ha perso velocemente l’uso di gambe e braccia.

Ora, la moglie ha lanciato una raccolta fondi per dare ancora una speranza al marito. Per poterlo sottoporre a una terapia personalizzata ha contattato la Columbia University di New York.

E quindi ecco la raccolta fondi, per poter sostenere le enormi spese necessarie, che ammontano a un milione e mezzo di dollari.

Il messaggio della moglie di Materazzi

Inizia così il racconto della malattia di Materazzi: “Sono Maura, la moglie di Matteo un papà di due splendidi ragazzi di 16 e 19 anni. Matteo ha 49 anni e nel settembre 2024 gli è stata diagnosticata una rara mutazione di SLA. La sua storia inizia a marzo 2024, quando pensando di avere un problema alla schiena comincia a zoppicare trascinando un po’ il piede sinistro. In poco tempo perde molto peso e fa sempre più fatica a camminare. Iniziamo a fare mille esami, dai quali però non risulta nulla.

Ad agosto comincia a cadere frequentemente, la sua camminata diventa robotica, ogni passo è una fatica immane, così riusciamo a ottenere un appuntamento al centro Nemo di Roma col Proff. Sabatelli. Il 4 settembre riceviamo l’amara sentenza. In pochi mesi Matteo, per la precisione a fine dicembre, finisce in carrozzina perdendo velocemente l’uso delle gambe. Nemmeno le braccia funzionano più, muove solo un pochino le mani. La malattia sta avanzando molto velocemente e ha da poco preso anche la parte respiratoria“.

 

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La raccolta fondi

La moglie di Materazzi ha così lanciato il suo appello: “L’obiettivo è creare una terapia ASO personalizzata per la mutazione di Matteo (TDP-43). Ha già funzionato su alcune rare mutazioni di SLA, come la SOD1 e la FUS, solo che la mutazione di Matteo ha una difficoltà in più: la proteina che si accumula nelle sue cellule neuronali e che le intossica, facendole morire, è anche funzionale alla cellula stessa. Per questo motivo creare una terapia antisenso per Matteo è ancora più difficile.

Abbiamo contattato la Columbia University di New York e il Dott. Shneider, pioniere di questa terapia, ma per creare degli ASO adatti a Matteo e a tutti quelli che hanno la stessa mutazione nella stessa variante servono 1 milione e mezzo di dollari, che ovviamente non abbiamo. Solo col vostro aiuto possiamo sperare di raggiungere queste cifre e magari salvare la vita non solo di Matteo, ma tutti quelli che vivono la sua condizione“.