“I migliori al mondo”: il City non si ferma più
“Siamo dispiaciuti per la sconfitta e per essere stati eliminati dalla FA Cup. Abbiamo fatto del nostro meglio, li abbiamo tenuti a bada per 80 minuti ma loro sono una grande squadra. Secondo me, in questo momento, sono la squadra più forte del mondo”. Carlo Ancelotti non poteva descrivere diversamente il Manchester City di Pep Guardiola, macchina perfetta che nelle ultime 26 partite si è inceppata solo una volta nel derby contro i vicini di casa del Manchester United.
Eppure, i meccanismi perfetti del motore dei Citizens erano partiti a rilento, un po’ come un’auto a diesel: i soli 20 punti guadagnati in 12 partite di Premier League avevano certificato la peggiore partenza da quando Guardiola siede in panchina. Ottavo posto con la previsione di una stagione deludente in favore del Liverpool. Le cose poi sono leggermente cambiate.
Grazie a 17 vittorie in 4 mesi, la terza Premier sotto la gestione Guardiola sembra solo una formalità visti i 14 punti di distacco dalla seconda posizione. E non è finita qui. Con la vittoria di ieri nei quarti contro l’Everton, il City continua a migliorare il suo record stagionale in trasferta: nelle ultime 17 sono arrivate 15 vittorie 2 pareggi.
“Hanno anche la migliore panchina del mondo”. Non ha dubbi nemmeno su questo Ancelotti. E non ha tutti i torti. Una squadra che può permettersi di lasciare fuori giocatori del calibro di De Bruyne, Mahrez, Cancelo e Aguero non può che spaventare l’avversario. Per non parlare di Ilkay Gundogan, che con 16 reti stagionali è dietro solo a Jurgen Klinsmann (20) nella lista dei migliori marcatori tedeschi in un'unica stagione. Un jolly offensivo che in campionato nel 2021 ha segnato più di Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo. L’ex Borussia Dortmund ha segnato anche ieri, sbloccando all’84° un match tutto sommato equilibrato.
Ancora tanti chilometri da percorerre con concentrazione secondo Guardiola: “Sono stati 4 mesi straordinari. Abbiamo vinto 25 partite su 26 ma non abbiamo ancora vinto nulla". Ancora nessun trofeo, vero, ma la concreta possibilità di vincere in tutte e quattro le competizioni nel quale è in corsa: primo posto in Premier, finale di Coppa di Lega, le semifinali di FA Cup e l’affascinante sfida di Champions contro il Dortmund di Haaland.
La strada presa è quella giusta. Con calma, come un diesel. Ora, serve solo il pilota automatico per arrivare alla fine del percorso.