La sauna, gli “occhiali da derby” e l’amore per il padre: chi è Jusef Erabi, l’attaccante svedese nel mirino del Verona
Andrea Gratissi 2 Luglio 2025Non ama il suo fisico e lo critica spesso. Ha la routine dei bagni in sauna e indossa… degli “occhiali da derby”.
La sauna, gli occhiali: nel mondo di Erabi
Pochi segreti nella giovane vita calcistica di Jusef: tra questi, i bagni in sauna. Una routine a cui l’attaccante non può proprio rinunciare. Solo un brutto infortunio al piede nel 2023 che lo ha costretto a saltare buona parte della stagione sportiva lo ha anche portato a dover rinunciare alla sua quotidianità. “Non ho fatto la sauna per più di 2 settimane. Psicologicamente è stata dura”, riferiva l’attaccante con le stampelle e gli occhi lucidi. Ma gli occhiali?
Era il 13 aprile del 2025, in campo il derby svedese tra Hammarby e Djurgårdens. Partita chiusa 2-0 per la squadra di Erabi, con un gol messo a segno proprio dal talento svedese. Come ha festeggiato? Con “gli occhiali da derby”. Un’esultanza pazza sotto la curva dei tifosi biancoverdi della sua squadra con dei perfetti occhiali stile disco. “Le mie emozioni erano evidenti – dichiarò nell’immediato post gara –, non era tanto cosa si doveva pensare: bisognava solo correre, e urlare. Questo è il potere degli occhiali da derby”.

Papà
Non solo i valori sul campo, avevamo detto poco fa. Non solo, dunque, il tiro sopraffino o l’ottimo lavoro con e senza palla tra i piedi a rendere Erabi un forte attaccante. Di origini afghane, suo padre Wahid – ex giocatore della nazionale dell’Afghanistan – arrivò in Svezia senza nulla. “Senza radici, senza certezze”, racconta Jusef.
Måndag klockan 18.00 kör vi live på youtube och mixlr tillsammans med Jusef och Wahid Erabi. Panelen består av Janis och Johnny.
Vad får vi inte missa att ta upp?#Bajen pic.twitter.com/wPudr9NY46
— Bajenpodden (@Bajenpodden) July 8, 2023
Dietro il successo calcistico di un figlio, una montagna di desideri inespressi di un padre. “È scappato dai razzi, dalle bombe. Gli sono grato”. Un viaggio umano che ha posto le basi per la nascita del talento di un talento. Un sorriso che si cela dietro una storia di resilienza e speranza. “Penso ogni giorno al sacrificio dei miei genitori”.
Per una strada da tracciare, forse già delineata. Per Erabi, adesso, la possibilità di continuare a segnare all’ombra dell’Arena.