Una città a misura d’uomo. Tranquilla e silenziosa. Allo stesso tempo sorprendente. Terni è così. Dal Duomo alla Cascata delle Marmore. Ogni angolo è una sorpresa. “Giro sempre con il mio monopattino elettrico. Qui si può. Lo uso anche per andare agli allenamenti. Adesso in squadra tutti mi copiano”, è Guido Marilungo a raccontarci la città.
Sono le 12, dopo aver chiacchierato al bar con qualche tifoso ci risponde. “Con l’arrivo dell’estate il mare un po’ mi mancherà. Risolverò il problema portando la famiglia alle Marmore”. L’attaccante classe ’89 è nato a Montegranaro, un piccolo comune della provincia di Fermo, nelle Marche. Terni l’ha conosciuta nel 2018 dopo una carriera in giro per l’Italia. E non l’ha più lasciata: “Mi trovo benissimo. Siamo in C, ma l’obiettivo è salire di categoria. Sarebbe un grande traguardo per la squadra”.
Sulla città splende il sole. Il clima è quello giusto. Le persone tornano a uscire dopo il lockdown. Sono stati mesi difficili, ma Terni ha retto: “Ce l’abbiamo messa tutta. Il presidente Bandecchi ha fatto tanto per la comunità. Insieme agli altri dirigenti e ai rappresentanti dei club affiliati ha fondato l’associazione Terni Col Cuore. Ogni giovedì andavamo personalmente a consegnare pacchi di cibo ai cittadini. Regalargli un sorriso è stata l’emozione più bella”.
Calcio, solo sul campo. Perché nel tempo libero Marilungo non ne vuole sapere di social e Fifa: “Con i compagni giochiamo solo a Call of Duty. Io, Mammarella, Palumbo e Defendi ci divertiamo tanto”. Intesa perfetta. L’unione che fa la forza. Della Ternana. Pronta a scendere in campo per conquistare i suoi obiettivi.