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Tempo effettivo: le tappe nel corso degli anni

Dopo le dichiarazioni di Pioli ripercorriamo le tappe e le varie proposte passate sul tempo effettivo

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Della stessa idea anche Marco Van Basten

Eppure, per favorire un calcio sempre più moderno e veloce, non si può pensare di poter lasciare scorrere a vuoto il cronometro per ogni cosa. Anche Marco Van Basten è della stessa idea: “La gente non vuole vedere i giocatori che perdono tempoche ritardano le rimesse laterali e che sprecano minuti stando a terra. Dobbiamo fare qualcosa per evitare questi comportamenti, gli spettatori vogliono azione. Ci sono troppe situazioni dove si sta guardando il nulla, questo non va bene per il gioco, servirebbe un cronometro effettivo come il basket, dobbiamo solo lavorarci e rendere questo sport più onesto e corretto”.

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Le proposte passate

In Italia facciamo i furbi soprattutto dopo i falli: la perdita di tempo maggiore in Serie avviene in questa fattispecie, ma anche in questo caso campionati come Liga, Premier e Ligue 1 se la cavano peggio di noi.

Già in passato l’IFAB aveva proposto delle nuove regole più severe per gli arbitri e il loro orologio: dallo stop del del cronometro tra l’assegnazione di un rigore e la sua esecuzione fino allo stop del tempo durante le richieste di distanza di un calcio da fermo. Era il 2017 e alcune cose sono migliorate, soprattutto nelle sostituzioni. Ora un giocatore non può più fare la classica “passerella perditempo” per uscire dal centro del campo ma deve necessariamente andare fuori dalle linee di gioco più vicine al punto in cui si trova. E chissà che oggi, dopo le dichiarazioni di Pioli, non ci possano essere presto delle novità su questo spigoloso argomento.