"Una squadra che vince il campionato dopo 36 partite rimane una grande squadra". Rudi Garcia non si fida dell'apparante momento poco brillante - per gli ultimi risultati ottenuti e per le possibili assenze - della Juventus in questo periodo. Domani sera all'Allianz Stadium di Torino sarà partita vera. La posta in palio è troppo importante, soprattutto per il Lione che dopo una stagione piena di alti e bassi vuole provare a stupire. Una volontà che è stata confermata anche dalle parole del tecnico francese oggi pomeriggio in conferenza stampa.
Contro la squadra di Sarri andrà difeso l'1-0 ottenuto a febbraio a Lione: "Quando vinci 1-0 all'andata la percentuale va verso chi ha vinto, ma visto l’avversario e la Juve che è una grande squadra siamo pari. Poi vediamo perché mi hanno detto di tutte le critiche che arrivano alla Juve, e onestamente non le comprendo. Possiamo dire sì che prendono più gol, ma anche noi non è che arriviamo qua solo per difendere. Vogliamo provare fare un gol perché sarà più facile qualificarsi così".
Ed eccezion fatta per la finale di Coppa di Lega francese giocata e persa venerdì scorso contro il PSG, considerata l'interruzione della Ligue 1, rispetto ai bianconeri la squadra di Garcia è reduce da un lungo stop, che il tecnico ha commentato così: “Ci sono i pro e i contro. Giocando 14 partite puoi rimetterti in pista, ma chiaramente la Juve può essere anche più stanca. E' evidente che poi avendo vinto il campionato due giornate prima qualcosa avranno recuperato. Per noi comunque può essere uno svantaggio perchè avremo meno ritmo, anche se la coppa di lega ha dimostrato che abbiamo una buona forma. Sulla finale persa ovviamente ci portiamo dietro un po' di rammarico: abbiamo sfiorato la vittoria e invece niente. Adesso però abbiamo l'occasione di rifarci giocandoci questa qualificazione al prossimo turno di Champions."
A prescindere dal passaggio del turno, guai a considerare la stagione dei francesi un fallimento, l'OL ha ancora fame: “Siamo arrivati finale di coppa di lega, siamo agli ottavi di Champions e il campionato è durato solo 28 partite. Se devo guardare indietro la situazione è questa, ma adesso vogliamo concentrarci sulle prossime e speriamo di poter sentire l’inno della Champions anche più avanti”.
Proprio la Juventus sarà ancora nel destino di Garcia, che già ai tempi della Roma ha convissuto con lo spettro dei rivali bianconeri per tre anni. L'eventuale passaggio del turno potrà essere considerato una rivincita? "No è un altro momento, un’altra squadra e un’altra competizione. Non c’è niente del passato che può essere nella mia mente in questa partita. Giocheremo senza pubblico ed è un peccato, è sempre meglio anche in trasferta giocare con i tifosi perché il calcio è fatto per giocare con la tifoseria”.
Infine, uno dei temi della gara è la possibile assenza di Paulo Dybala, lo juventino più in forma nell'ultimo periodo: "Ci sono tante stelle nella Juve. Fanno tutti la differenza, noi siamo umili ma anche molto ambiziosi. Vogliamo qualificarci”.
SARRI: "SE USCIAMO SARA' LA MIA ULTIMA GARA? I DIRIGENTI NON SONO DEI DILETTANTI"