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Raul Moro, dal Barça alla Lazio: Inzaghi ha il ‘nuovo Keita’

Lo spagnolo sarà aggregato alla prima squadra. Un’arma in più per la corsa Scudetto

Un filmato per stupire Tare, pochi minuti per far innamorare Inzaghi. La Lazio si gode Raul Moro, il 17enne scuola Barça appena aggregato in prima squadra, preso il 31 agosto per circa 6 milioni. Blitz alla Igli, in segreto. Il d.s. rimase colpito da un paio di video e decise di acquistarlo, soffiandolo al Chelsea.

Moro come Keita?


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Da oggi rinforzerà la rosa su ‘ordine’ di Inzaghi, che già a settembre, nel primo test con la Primavera, decise di portarlo ‘tra i grandi’ dopo aver visto un paio di assoli convincenti. Moro allungherà la rosa e darà una soluzione in più in vista dei cinque cambi (novità della ripresa). 

Spagnolo, 2002, stesso ruolo di Keita e stesso passato. Anche la 'Maravilla' arrivò dalla Masia. Ala sinistra, destro di piede, il suo marchio di fabbrica è il dribbling secco. E il suo profilo Instagram conserva le prove: l’anno scorso, contro l’Espanyol, ha saltato tre uomini partendo da centrocampo e poi ha segnato. 

Rinforzo


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Quest’anno ha siglato 3 reti in 11 presenze, e dopo aver saltato i primi tre mesi a causa di un ritardo nel transfer si è preso la Lazio per guidarla in alto. Testa bassa e mai mollare, fino all’esordio nel derby con la Roma. Un quarto d'ora di qualità, da lì non è più uscito.

Vive a Formello, ma la famiglia l’ha seguito in blocco nella Capitale. Il primo tifoso è papà Raul: ai tempi del Barça si era accordato con la ditta di lavoro per avere il giorno libero ogni volta in cui giocava il figlio. Cuore d’oro. 

Catalano di Abrera, 8mila abitanti vicino Barcellona, ha giocato anche per Gimnastic Manresa ed Espanyol. Poi i blaugrana e la Lazio, dove ha legato soprattutto col gruppetto degli spagnoli: Luis Alberto, Patric e Jony.  Il suo agente – Junior Minguella – è lo stesso di Adekanye. I due hanno un bel rapporto. 

Promosso


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Inzaghi è rimasto colpito dalla sua tecnica: durante l'anno, nelle partitelle contro la Primavera, Moro ha messo in difficoltà un decano come Lulic, o difensori esperti come Radu. Veloce, rapido, testa alta. Un difetto? Troppo solista, forse. Cerca sempre la giocata, il colpo a effetto, ma lo staff di Inzaghi sta cercando di correggerlo. Dopo aver passato la quarantena a Barcellona è rientrato a Roma, farà parte della prima squadra insieme a Falbo, Armini e Alia, altri ragazzi di cui si parla molto. 

Moro arriva dall’universo ‘Tiki-Taka', cambiare stile in poco tempo non è facile: “In Spagna l’allenamento è tutto con la palla, qui più atletico”. La 'promozione' coi grandi lo aiuterà ad emergere.