Fra coloro che stanno ricordando Paolo Rossi con più commozione ci sono i brasiliani, che nella storia hanno goduto di tante leggende e vittorie, facendo però i conti anche con incubi e delusioni. Paolo Rossi per loro rappresenta la tragedia del Sarrià, quando cioè l'ex attaccante stese con una tripletta il futebol bailado di Telê Santana. Italia-Brasile 3-2, Mondiali del 1982. Una partita considerata da alcuni come uno dei più grandi incontri di calcio di tutti i tempi.
Davide contro Golia
Davide che batte Golia, una Nazionale sconvolta, fra le altre cose, dallo scandalo calcioscommesse che batte i favoriti. La Seleçao aveva concluso il primo girone di quel Mondiale vincendone tre su tre e segnando 10 gol fra Unione Sovietica, Scozia e Nuova Zelanda. Decisamente meglio degli azzurri, che avevano raccolto solo pareggi con Polonia, Perù e Camerun, piazzandosi secondi solo grazie ad un gol segnato in più rispetto agli africani. Un gol in più, proprio come nel pomeriggio del 5 luglio allo stadio Sarria di Barcellona a Zico, Falcao e Socrates. Al 74', sul 2-2, quello decisivo. Poi le vittorie con Polonia e Germania in semifinale e finale.
IL COMMOVENTE SALUTO DI TRAPATTONI AL SUO ATTACCANTE
Lo spot 30 anni dopo
"Tutti sono benvenuti". Questo lo slogan con cui nel 2013, oltre 30 anni dopo, la società di servizi finanziari Visa - partner ufficiali dei Mondiali del 2014 che si sarebbero giocati proprio in Brasile - riportò di attualità il rapporto fra l'ex attaccante di Bearzot e i brasiliani. Rancore? No, solo sportività e rispetto. Nel filmato Paolo Rossi si trova dal barbiere che, a fine rasatura, guardando la sua Visa si rende conto di chi ha di fronte. A quel punto ricorda quel pomeriggio di oltre trent’anni fa a suon di flashback, mentre stringe in mano il rasoio. Gli sguardi dei due si incrociano e la tensione si intensifica ma, alla fine, il tifoso lo fa pagare, lo saluta e gli stringe la mano, in pieno accordo con lo slogan della pubblicità e della manifestazione calcistica in generale, ‘Tutti sono benvenuti’.
CIAO PABLITO, EROE DEL MONDIALE DEL 1982
A fine video un'altra chicca perché, dopo Paolo Rossi, ad entrare dal barbiere è... Zidane, altra bestia nera dei verdeoro ai mondiali del 1998 e del 2006. Il torneo del 2014 andò malissimo all'Italia, con la squadra di Prandelli eliminata già ai gironi. Ma il ricordo della tripletta di Paolo Rossi resta indelebile. Proprio come lui.