Prima il ritorno tra i professionisti, adesso l'obiettivo Serie B. Step by step, il Palermo è rinato con un palermitano al comando, Dario Mirri, ed il suo braccio destro che ormai è un palermitano acquisito, Rinaldo Sagramola. "Insieme a mia moglie ormai abbiamo deciso di vivere in questa città" racconta l'amministratore delegato del Palermo, ospite sul canale twitch di gianlucadimarzio.com.
Il Palermo che si presenta ai nastri di partenza della Serie C, con Roberto Boscaglia in panchina, non può che essere ambizioso: "Il Palermo deve essere ambizioso, la nostra società cerca di riportare il club nei palcoscenici che merita - spiega Sagramola - Il girone C sarà un campionato complicato, con squadre ostiche e ambiziose, con le quali condivideremo la speranza di vincere".
Vincere, l'obiettivo di molti club del girone C di Lega Pro. Non è facile salire di categoria al primo tentativo (come accaduto il Bari), tanto che il Palermo ragiona su un progetto biennale: "Qualora non dovessimo riuscire nell’impresa di riportare il Palermo in B in questa stagione ci proveremo nella prossima - spiega l'ad rosanero - Per questo abbiamo deciso di sottoscrivere un contratto biennale con Boscaglia".
Poco margine d'errore, invece, nella formazione della rosa. La lista, in Serie C, impone massimo ventidue calciatore, più un classe 2001. Il Palermo, ad oggi, ha ancora sei caselle da riempire. Una di queste sarà riempita da Jeremie Broh, atteso presto in ritiro a Petralia Sottana: "Oggi stavamo completando le carte, dovrebbe unirsi al gruppo tra il fine settimana e l'inizio della prossima".
La speranza, inoltre, è quella di ritrovare presto il proprio pubblico: "L’anno scorso abbiamo giocato davanti a 20mila spettatori che erano un contributo notevole per l’esito delle partite - conclude Sagramola - Il calcio senza pubblico è un sport diverso dal solito, questo vale per il Palermo in particolare. I tifosi avevano riscoperto la voglia di stare vicino alla squadra".