“Lavorando in silenzio”: così aveva scritto Natan Bernardo de Souza sotto al suo primo post su Instagram con la maglia del Flamengo. Da quel giorno di cose ne sono cambiate: dal campionato vinto con il Flamengo fino alla conferma con il Red Bull Bragantino come uno dei migliori prospetti difensivi in Brasile. Non a caso la Roma ha messo gli occhi proprio sul centrale classe 2001. La dirigenza giallorossa ha già chiesto le condizioni per un eventuale acquisto, sintomo della grande fiducia nel giocatore. Fiducia che trova fondamenta nella storia del ragazzo.
La storia fin da piccolo
Fin dagli inizi è abituato a respirare ambienti storici. Infatti la sua prima maglia è quella del Ponte Preta. La squadra paulista fu la prima in Brasile a permettere ai calciatori di colore di scendere in campo dopo l’abolizione della schiavitù nel Paese. Parte da lì la storia calcistica di Natan, per poi passare a un'altra maglia prestigiosa come quella del Flamengo nel 2017.
L'amichevole con Zirkzee e il campionato vinto con Gabigol
Con i rossoneri fa tutta la trafila delle giovanili affermandosi come un potenziale “crack” partita dopo partita. Con il club di Rio de Janeiro vince campionati Under 19 e Under 20. Negli anni delle giovanili ha anche il primo approccio con il calcio europeo. Infatti il Flamengo e il Bayern Monaco organizzano una partita per i loro ragazzi. Da una parte Natan e dall’altra Joshua Zirkzee, al tempo uno dei migliori prospetti dei bavaresi, ora cercato dal Bologna. In questo periodo conquista anche la prima convocazione con l’Under 20 brasiliana insieme ai vari Brazao dell’Inter e Tete del Lione.
L’esordio in prima squadra con il Flamengo arriva nel 2020, quando Torrent lo schiera dal primo minuto nella partita contro il Palmeiras di Felipe Melo e Luiz Adriano. Proprio di Natan era il compito di marcare l’attaccante ex Milan che quella sera restò a secco. Da lì poi l’esordio in Copa Libertadores e uno spazio che cresce sempre di più tra i titolari. Sarà una stagione importante non solo per Natan ma anche per il Flamengo con il quale vince il settimo campionato della storia. Al suo fianco tante conoscenze del calcio italiano: da Diego (capitano di quella formazione) e Gabigol passando per Gerson e Isla.
Natan: mentalità Red Bull al (probabile) servizio della Roma
Vinto il campionato si trasferisce al Red Bull Bragantino, trovando ancora più continuità. Acquisisce la mentalità del modello Red Bull e diventa anche un difensore più moderno rispetto al marcatore classico dei tempi del Flamengo. Si rivela tecnico, veloce, con piedi educati e un grande spirito di sacrificio. La squadra è l’ambiente perfetto dove crescere, ma sul più bello nel marzo scorso arriva la batosta. Per un problema al cuore deve stare lontano dal campo per 60 giorni. Anche se poi si rivela solamente un errore nelle rilevazioni dato che 9 giorni dopo torna subito in campo giocando anche una splendida partita, come il finale di stagione.
I brasiliani in difesa a Roma hanno lasciato sempre il segno: da Aldair (anche lui passato per il Flamengo) a Zago poi i più recenti Marquinhos, Castan e ora Ibanez. La strada verdeoro è spianata, non resta che continuare a “lavorare in silenzio” per percorrerla.