Schiedam, periferia di Rotterdam. C’è un ragazzo che è tifosissimo del Feyenoord e lascia tutti a bocca aperta: il suo nome è Joshua Zirkzee, ha 15 anni, segna a raffica e sogna di vestire il biancorosso. Lo chiamano "Voorbestemd". "Predestinato".
Lo avrà sentito dire cento volte papà Remco, fin quando a notarlo è l’Ado Den Haag. Poi il Feyenoord, il Bayern e i prestiti prima al Parma e ora all’Anderlecht. “È un talento enorme, farà carriera”. Parola di Salihamidzic, ds dei bavaresi che lo ha scovato, bruciando la concorrenza di Porto e Manchester United. Il viaggio tra i grandi può partire.
Nasce tutto grazie a Kompany
Fino allo scorso febbraio, Zirkzee è stato il miglior marcatore under 21 d’Europa dopo Haaland. Il norvegese ne aveva segnati 16, lui 12, per poi finire al settimo posto dietro a Vlahovic, Vinicius, Diaby, Adeyemi ed Etouga. Gioca, segna e si diverte con l’Anderlecht in coppia con l’ex Fiorentina Kouame. Entrambi in cerca di riscatto dopo una stagione in chiaroscuro in Serie A. Christian a Firenze, Joshua a Parma. I 15 gol complessivi dell'ultima annata gli hanno fatto ritrovare il sorriso in Belgio. “Dopo una telefonata con Vincent Kompany, ho sentito subito una connessione. Sapevo sarebbe stata la scelta giusta”. Questione di fiducia.
In carriera ha sempre battuto record su record. Fin da piccolo. Al Bayern è poi diventato il più giovane olandese a segnare in Bundesliga. All’esordio, contro il Friburgo. 104 secondi e subito gol decisivo. Il mercoledì dopo il copione è lo stesso. Entra sullo 0-0 contro il Wolfsburg al posto di Coutinho e segna al primo tocco. Quel Voorbestemd, come veniva chiamato in Olanda, inizia a risuonare anche in Germania.
Nella storia del Bayern solo Roque Santa Cruz ha segnato più di lui a 18 anni: il paraguaiano ne fece 5, mentre Zirkzee si è fermato a quota 4, di cui tre nei primi 28 minuti giocati in Bundesliga. Solo Haaland, che ne fece 3 in 23, lo ha superato. Ancora lui. O meglio, ancora loro.
L’obiettivo di Zirkzee ora deve essere quello di proseguire su questa strada. Il Bayern ci crede per il futuro e lo ha sempre sostenuto, anche nei momenti difficili. Quando non segnava ed era costretto a bloccare i suoi profili social per gli insulti che riceveva. Nel complesso, hanno influito anche gli infortuni. Ormai solo un lontano ricordo. Il presente parla di gol, assist e sorrisi. Il futuro potrebbe essere ancora in Emilia-Romagna, ma stavolta con la maglia rossoblù del Bologna.