A questa Liga i finali scontati non piacciono. All’ora di gioco del recupero di campionato fra Barcellona e Granada, per quanto bene stavano giocando i culé, anche i migliori allenatori saranno stati lì, seduti davanti al divano, a prendere appunti. Alla fine, però, la partita l’ha vinta il Granada per 2-1. L’ennesimo colpo di scena di questo campionato, che a cinque turni dalla fine nega al Barça la possibilità di scavalcare l’Atlético, da 25 giornate in testa alla classifica.
Squadre stanche al traguardo
Nelle ultime giornate è stato un coro unanime. Zidane ha detto di non sapere come i suoi arriveranno alla fine della stagione per la stanchezza accumulata, Simeone ha spiegato che ormai conta più la testa del fisico e proprio Ronald Koeman aveva dichiarato che il Barcellona stia andando avanti “per la mentalità più che per la freschezza atletica”. Tradotto: questa corsa così esigente verso il titolo ha spremuto tutti.
I risultati si stanno vedendo, con la traballante condizione fisica che ha reso ancora più imprevedibile l’andamento in vetta. Non fa eccezione proprio il Barcellona che, nonostante le sue lezioni di calcio, sta mostrando diversi cali di tensione nei finali di partita. E se col Getafe e col Villarreal si era salvato, il Granada invece l’ha portato a macchiare il suo mostruoso rendimento nel 2021: fino a ieri, fatto di 46 punti sui 51 punti a disposizione (con la partita di oggi, 54).
E se l’Atlético oggi sorride perché ha salvato per un’altra giornata il primo posto, per il resto ha veramente poco da festeggiare. Perché mentre il 2021 è stato il grande anno del Barcellona, per i colchoneros è stato quello dell’erosione di un vantaggio da doppia cifra e della perdita di ogni certezza. Insomma, i rojiblancos non hanno abbandonato il primato oggi, ma col rendimento recente rischiano seriamente di aver solo posticipato la data: i soli 22 punti conquistati degli ultimi 42 parlano chiaro, così come le ultime prestazioni sul campo.
Sornione, il Real Madrid si gode la scena, ricordandosi dall’anno scorso che i campionati si vincono rimanendo in scia. Per ora sono secondi, che sembrerebbe quasi un miracolo visto che nella classifica degli infortuni sono ampiamente primi, avendo accumulato l’assurda cifra di 50 stop (35 ne ha subiti il Barça, 25 l’Atleti, secondo i dati diffusi dalla Cope). E, anzi, ora potrebbero anche avere il coltello dalla parte del manico.
Il punto sulla corsa al titolo
Eh sì, perché la classifica, ora, dice Atlético 73, Barcellona e Real Madrid 71 e addirittura il Siviglia, autoinvitato alla festa più divertente del calcio europeo, a 70 punti. Fra due settimane ci saranno Barcellona-Atlético e Real Madrid-Siviglia. Fare un pronostico equivale pressoché a giocare alla lotteria.
Quel che è certo è che, con la sconfitta di oggi, il Barça non è più padrone del suo destino. Infatti, l’Atlético è ora l’unica squadra sicura di prendersi il titolo vincendo tutte e cinque le partite restanti.
Il Barcellona, appunto, ha perso questo privilegio, perché se sia loro che il Real si guadagnassero tutti e 15 i punti a disposizione (eventualità che implica che l’Atleti perda almeno lo scontro diretto con i culé), nell’arrivo a pari punti i blancos si piazzerebbero davanti in virtù degli scontri diretti. Così come con tutte le altre contendenti, in attesa del ritorno col Siviglia, che da autoinvitato non vede l’ora di rovinare la festa a tutti.