Il futuro di Milik ed il mercato degli attaccanti
Dopo i rinnovi si passerà alle cessioni ed il caso più spinoso riguarda Milik. Anche su questo passaggio, però, Giuntoli ha le idee chiare: "La volontà è quella di rinegoziare il contratto, stiamo parlando con gli agenti. L'obiettivo è quello di risolvere, in un verso o in un altro. Se non vorrà rimanere andrà sul mercato. I calciatori possono rimanere, ma bisogna essere coerenti. Chi resta lo deve fare con la testa giusta: il Napoli andrà avanti con o senza Milik".
Proprio in virtù della possibile uscita di Milik, Giuntoli ha ammesso di aver svolto i "compiti" nella quarantena, studiando diversi profili. Sul tavolo ci sono diversi nomi, quelli di Osihmen, Jovic, Azmoun ed Everton: "Sono molto bravi e ambiti – ammette – Se dovesse andare via Milik andremo sul mercato a cercare un giocatore di livello, giovane o esperto. Quando con la società parleremo dell'attaccante mi farò trovare pronto: come un bravo scolaretto provo a sentire tutti, per arrivare preparato fra due mesi. È la classica richiesta di informazioni".
Nella scelta dell'attaccante e nel mercato in entrato, però, Giuntoli sottolinea che bisognerà fare le giuste valutazioni: "Molte volte si fa grande confusione tra cifra di investimento grossa e una cifra in base all'età – spiega – Se va via Milik, prenderemo un giocatore di livello. Vedremo che riusciremo a fare, se giovane, di prospettiva. Sarebbero soldi "in banca", come si dice. Oppure vediamo se prendiamo un esperto, che sull'immediato ci può dare più garanzie ma che è un investimento minore. Nuovo Milik in Italia con Belotti o all'estero? Dobbiamo vedere la volontà dei giocatori, la nostra previsione di bilancio. Ancora non lo sappiamo".
Progetto Gattuso
La società, intanto, vuole proseguire il suo progetto con Gattuso. Una rivoluzione già iniziata in questa stagione: "Se penso alla formazione tipo di Maurizio Sarri ci sono 7/8 giocatori diversi – dichiara Giuntoli – Abbiamo già sperimentato la squadra del futuro. Ci stiamo trovando bene con Gattuso, abbiamo apprezzato le sue doti tecniche e umane. C'è la volontà di andare avanti con lui, stiamo progettando il Napoli insieme. Allo scudetto siamo andati molto vicini, ma ora c'è da ripartire su un percorso nuovo, pagherà la coerenza. La Lazio lo scorso anno non è andata bene, ma ha creduto in un progetto e quest'anno è tornata competitiva. Non sappiamo quanto tempo ci vorrà, ma crediamo nel progetto Gattuso per tornare dove eravamo".
"In Italia non siamo più l'El Dorado d'Europa, ma restiamo una realtà importante – prosegue – Dobbiamo quindi pensare a delle alternative, far crescere i giocatori. Seconda squadra? Non la farei fuori, ma nel caso a Napoli: ma ci dovrebbe essere apertura al mercato estero, come fanno in Spagna con gli Under 23".
Prima, però, c'è da concludere una stagione con il Napoli distante nove lunghezze dal quarto posto che vale la Champions League e attualmente in zona Europa League. La grande paura riguarda il caldo: "Il pensiero con il grande caldo di fare partite a bassa intensità c'è. Dovremo adottare delle strategie, lavorare sull'intensità". Un altro tema particolarmente dibattuto, inoltre, è la rimodulazione degli stipendi: "Abbiamo una società talmente forte e seria che non credo ci saranno problemi: ancora non abbiamo affrontato la questione, dobbiamo ancora capire bene quale sarà il danno economico derivato dalla pausa. Mancato ritiro e trattativa su riduzione dell'ingaggio? Di quello non si è più parlato, perché il presidente vuole aspettare l'arbitrato: si tratta di una cosa di cui con i ragazzi non si è più parlato".
La valutazione dei big
Il Napoli del futuro, infine, passerà anche dalla valutazione di alcuni big, partendo da Koulibaly: "Kalidou è un grande calciatore – spiega Giuntoli – con noi ha un contratto ancora molto lungo. Eventualmente la proprietà può chiedere molto. È un grande classico: un calciatore del genere non ha un prezzo che cambia a causa di questa emergenza, non possiamo pensarlo. Riteniamo che la valutazione sia quella".
Giuntoli ha le idee chiare anche su altri tre calciatori di prestigio: "Insigne si trova bene con Rino, gioca il 4-3-3 ed è cambiato molto da quando è arrivato Gattuso. Ha un lungo contratto con il Napoli, è innamorato di Napoli. Ora non si parla di rinnovo, ma c'è voglia di giocare e lui ha voglia di tornare ai suoi livelli. Fabian Ruiz sta molto bene, è contento e si trova bene nel 4-3-3 di Gattuso. Il suo contratto? Verrà valutato l'anno prossimo, ha ancora 3 anni.Lozano? Ci sono ancora dieci partite, sono tante – conclude Giuntoli – Vedremo cosa accadrà