Sono trascorsi 75 giorni dal ritorno del Foggia in Serie C. Entrato per ultimo in punta di piedi, il club pugliese oggi vola ad alta quota, al terzo posto a pari punti con Avellino, Catania, Teramo e Catanzaro, dietro alle due favorite (Ternana e Bari).
"Il fatto che oggi siamo lì a pari punti con chi ha investito decisamente molto più di noi, dimostra che la squadra c'è, e soprattutto credo che i fatti dicano che è tutto merito della nostra competenza" confida Roberto Felleca, presidente del Foggia, ai microfoni di Gianlucadimarzio.com.
Eppure l'avvio non è stato eccellente: dopo la prima vittoria all'esordio in casa, sono arrivate quattro sconfitte consecutive. Tre punti conquistati su quindici a disposizione e Foggia in zona retrocessione: "Nei momenti difficili il segreto è stato seguire il progetto tecnico-societario senza farci influenzare dai fattori esterni - ammette Felleca - eravamo convinti dei nostri mezzi e del lavoro che stavamo mettendo in pratica, il resto lo ha fatto l'affinamento degli automatismi, lo spirito di volontà e l'amalgama, oggi posso dire che siamo un gruppo bellissimo".
Volontà ma soprattutto lavoro per un cammino che non è stato intralciato dalle distrazioni societarie, soprattutto la questione relativa alla possibile cessione del club al gruppo Follieri che ha tenuto banco per diverse settimane: "La questione Follieri non ha in nessun modo intralciato il nostro lavoro di programmazione - prosegue Felleca - c'è stato un avvio di colloqui ed incontri con uno scambio di vendute, ma il tempo ha confermato quello che tutti dicevano. Noi per questo abbiamo sempre tenuto in parallelo questa trattativa per cautelarci, ed abbiamo agito bene. Per il resto Follieri può considerarsi un capitolo chiuso".
Alcuni episodi tuttavia hanno rischiato di intaccare questa serenità. La scritta apparsa sul manto dello Zaccheria alla vigilia del derby contro il Bari è uno di quelli; momenti comunque messi alle spalle da club e squadra, come sottolinea Felleca: "Per quella che è adesso la nostra posizione ed il trend di risultati avrei tutte le armi per togliermi sassolini dalle scarpe, ma non voglio farlo - racconta - A Foggia ci sono tante brave persone che amano questi colori e voglio godermi queste. Se mai dovessi salutare Foggia vorrei farlo così: ricordando l'amore incondizionato di questa città per questa squadra. A chi in modo esagerato scrive e critica ma soprattutto offende la gente nell'animo dico solo che gli odiatori e i disfattisti perdono sempre".
La stagione, però, è stata segnata anche da vicissitudini tecniche. Subito un doppio cambio in panchina: prima Capuano e poi Maiuri. Poi il terzo allenatore in un mese: Marchionni. "Devo ringraziarlo - racconta Felleca - Il primo attestato di stima viene dal fatto che abbia saputo integrarsi a pieno ed in brevissimo tempo nel nostro progetto, cosa che altri non hanno avuto la capacità o la volontà di fare. Per il resto la sua voglia e le sue capacità si traducono in un lavoro straordinario che sta facendo crescere ogni giorno di più se stesso ed il gruppo, noi come società non possiamo dire altro che essere soddisfatti".
Il Foggia ha chiuso il suo 2020 con un sonoro 4-1 contro la Paganese, la quarta vittoria consecutiva prima della sosta. Convinzione e determinazione sono state acquisite dalla squadra grazie ai risultati positivi, a partire dalla vittoria nel derby contro il Bari. E oggi si inizia a parlare di mercato. "Sarà condiviso con Corda e Marchionni - spiega Felleca - cercando di capire quello che può migliorarsi ed intervenendo in maniera intelligente dando, ovviamente, sempre uno sguardo a chi esce per individuare chi entrerà".
Proprio a Ninni Corda, inoltre, vanno i ringraziamenti di Felleca: "A proposito di mercato, innanzitutto vorrei ringraziare ancora una volta Ninni Corda, mio amico e fedelissimo uomo. Non si è smentito neanche quest'anno ed il suo lavoro non ha tradito per l'ennesima volta. Lui, le sue capacità ed il nostro pensiero strategico sono il segreto dei nostri successi, poi con il contributo di Davide Pelusi abbiamo completato una squadra vincente".
Il pensiero però va anche ai tifosi, una componente fondamentale di cui si sente la mancanza. Un'assenza che incide non soltanto sul piano economico come sottolinea Felleca: "I nostri tifosi ci mancano tanto, ma la realtà è questa, non possiamo far altro che accettarla ed andare avanti sperando di tornare il prima possibile alla normalità".
E allora è in questo senso che va interpretato lo striscione di auguri alla città e ai tifosi rossoneri dopo il match vinto contro la Paganese, un augurio sincero, colmo di amore e stima che la società ha voluto donare non solo a parole, ma anche sul campo: "L'augurio che voglio fare ai tifosi ed alla squadra, oltre a quello di passare in salute ed in serenità queste feste, è quello di consolidare questa posizione in classifica senza porci limiti, sognando, ma dando sempre per scontato e sottolineando che l'unico obiettivo è e resta la salvezza".
di Luca Paglia