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Consiglio Federale: in campo Serie A, B e C. Si ferma la D

In caso di ulteriori rallentamenti, resta viva l’ipotesi playoff e playout. In caso di definitiva interruzione, invece, ci sarà una definizione della classifica con promozioni e retrocessioni con criteri da individuarsi che premino il merito sportivo

Nella giornata di mercoledì c'è stato il Consiglio Federale FIGC, tappa fondamentale per decretare il futuro della Serie A ma anche quello di B, C, e D. Il mondo del calcio, che ha subito lo stop improvviso a causa dell'emergenza Coronavirus, ha stabilito le linee guida con cui ripartire. Il tutto dopo l'approvazione da parte del Governo del Protocollo FIGC, che ha di fatto decretato l'inizio degli allenamenti collettivi. La prossima data cerchiata in rosso è quella del 28 maggio, quando si terrà una riunione fra Governo, FIGC e Lega per decidere – questa volta in maniera definitiva – il giorno della ripresa delle partite.

Al 28, però, le varie leghe dovranno tuttavia arrivare con programmi chiari e dettagliati, ecco il motivo del Consiglio Federale svolto, che ha stabilito che la stagione dovrà terminare entro il 31 agosto. I campionati professionistici (Serie A, Serie B e Serie C) saranno da chiudere il 20 agosto, poi spazio alla Coppa Italia. Per la Serie A rimane sempre in piedi l'opzione di un inizio della stagione il 13 giugno con conclusione il 2 agosto, in modo da comunicare all'UEFA le qualificate alle coppe europee entro il 3 agosto. 

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La prossima stagione invece – quella 2020/21 – si aprirà il primo settembre (cioè un giorno dopo la chiusura di quella attuale). Questo non vuol dire che le squadre torneranno in campo a partire da quella data, ma si tratta solo di un riferimento per la riscrittura dei contratti a scadenza: "In subordine, qualora la ripresa non dovesse essere possibile, si procederà a modifiche di format e, in caso di definitiva interruzione, di definizione delle graduatorie con promozioni e retrocessioni con criteri da individuarsi che premino il merito sportivo", si legge sul comunicato ufficiale pubblicato dalla stessa FIGC. 

Serie A, nessun format ridotto


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L'intenzione è quella di ripartire e di giocare tutte le 124 partite rimanenti. Nessun format ridotto dunque, le squadre giocheranno tutte le gare che restano da disputare (chi 12 giornate e chi 13). Nel caso fosse poi impossibile farlo, verrebbero cristallizzate le classifiche al momento dell’interruzione ma questo è al momento uno scenario solo lontanamente ipotizzato. Prima si farebbe un tentativo estremo, che consiste nella: "Individuazione di un nuovo format (brevi fasi di playoff e playout al fine di individuare l'esito delle competizioni ivi incluse promozioni e retrocessioni) – si legge sul comunicato –  in caso di definitiva interruzione, definizione della classifica anche applicando oggettivi coefficienti correttivi che tangano conto della organizzazione in gironi e/o del diverso numero di gare disputate dai Club e che prevedano in ogni caso promozioni e retrocessioni". 

La data più probabile per tornare in campo è quella del 20 giugno, anche se non è stata scartata definitivamente l'idea del 13 giugno nonostante a quel punto sia necessaria una leggera modifica al DPCM dello scorso 17 maggio. Sarà un calendario molto complesso, si giocherà ogni tre giorni. 

Serie B, in campo dal 20 giugno?


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Anche per la Serie B l'intenzione è quella di proseguire fino in fondo rispettando il format regolare previsto dal campionato. Ipotizzate le date di ripresa: la stagione andrebbe dal 20 giugno al 20 agosto: "In Consiglio federale è passata la linea a cui abbiamo dedicato diversi mesi di lavoro e che è sempre stata coerente con la volontà di tutta la Lega B di ripartenza nel segno del merito sportivo – le parole del presidente Mauro Balata che si dice ‘molto soddisfatto’ dell’esito della riunione di oggi in Figc ‘con un grande lavoro anche del presidente federale Gravina che ringrazio’. ‘Ora avanti con le riforme – conclude Balata – necessarie a mettere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili’.

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Serie C, bocciata idea di Ghirelli


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Bocciata la proposta del Presidente Ghirelli, che avrebbe voluto fermare i gironi e decretare le tre regolari promozioni (ovvero le tre squadre in testa nei vari gironi) più la quarta senza giocare i playoff ma calcolando la media ponderata (ossia punti conquistati su partite disputate) in nome del merito sportivo. Una decisione che aveva premiato il Carpi, che sarebbe salito da terzo in classifica a discapito delle seconde. Tutto annullato, si giocherà fino in fondo. Possibile ripartenza a metà luglio direttamente con playoff e playout. 

"Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla – le parole di Ghirelli la Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche  i sessanta medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti e non parlare il linguaggio della verità? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute. Quello che si sa del nuovo protocollo ci porta  a dire che sarà ancora più dura per i nostri club".

"Mi auguro che io  abbia torto rispetto alla situazione. Discuterò ancora una volta con i presidenti con la stessa chiarezza con cui l’ho fatto da sempre. Poi qualcuno può andare a sollecitare scrivendo lettere per giocare i playoff.  Playoff e play out si potrebbero disputare? Abbiamo votato alla luce del sole, né torneremo a discutere. Io non voglio sfidare nessuno, non c’è una lotta di potere, almeno per me conta solo la Serie C , i valori del calcio e al primo posto c’è’ la salute. La mia intenzione e‘ di proteggere gli interessi di tutti i club, valgono gli interessi generali e non quelli di qualcuno".

Serie D, si ferma tutto

Discorso diverso invece per quanto riguarda i dilettanti, che si fermeranno. Le decisioni su chi sarà promosso e su chi retrocederà verranno prese nel prossimo Consiglio Federale in programma a giugno: "Per quanto concerne, invece, l'attività dilettantistica, ivi compresa quella femminile fino alla Serie B – si legge sempre sul comunicato FIGC – valutate le condizioni generali e l'eccezionale situazione determinatasi a causa dell'emergenza Covid-19, il Consiglio ha deliberato di interrompere definitivamente tutte le competizioni, rinviando ad altra delibera i provvedimenti sugli esiti delle stesse competizioni". 


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Calcio femminile, decisione rinviata


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Per quanto riguarda il calcio femminile, interrotto quando in testa alla classifica c'era la Juventus con nove punti di vantaggio e una partita in più rispetto alla Fiorentina seconda, Gravina ha preso ulteriore tempo. Si verificherà nelle prossime settimane se si riuscirà a ripartire o meno. Le giocatrici vorrebbero tornare in campo, mentre i club vorrebbero fermarsi qui. 

Le norme del decreto rilancio


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Gravina, inoltre, ha informato il Consiglio dell'avvenuta pubblicazione del cosiddetto 'Decreto Rilancio' al cui interno sono contenuti provvedimenti molto importanti per il mondo del calcio. In particolare: 1) l'ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50 mila euro lordi; 4) l'istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l'abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell'ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 19/20 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 20/21. "Un risultato molto positivo — ha commentato il presidente federale — che segna un momento significativo per l'intero sistema, abbiamo lavorato in silenzio per l'approvazione di provvedimenti di cui si sentiva un grande bisogno".

Le date del calciomercato che verra'


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Per quanto riguarda le date del calciomercato che verrà, niente è stato ancora definito: "Nelle more della definizione dei nuovi termini di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021, che saranno stabiliti prossimamente – si legge – il Consiglio ha deliberato i termini di deposito dei contratti preliminari: dal 1 giugno al 31 agosto". Questo non vuol dire che le trattative saranno svolte in quel lasso di tempo. Le date della prossima sessione di mercato verranno discusse prossimamente. L'idea comunque è farla iniziare il primo settembre, o al massimo due settimane prima, e farla proseguire fino a inizio ottobre (fino al 12/10). Quindi a stagione conclusa. 

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