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Juve, Paratici: “Calciomercato stile NBA e prestiti molto più lunghi”

Come sarà il calcio dopo il coronavirus? In molti si stanno interrogando per capirlo. Campionati, ritiri, allenamenti. Calciomercato. Già, perché anche il mercato dei trasferimenti subirà delle modifiche nell’immediato. Non una certezza, ma uno scenario plausibile come ipotizzato anche da Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus in un’intervista rilasciata a Casa Sky Sport: “Ho ipotizzato uno stile NBA. Non è stata né una proposta né una provocazione”. 

Modello NBA


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Spiega il dirigente bianconero: “È stata solamente una considerazione dettata dal fatto che le società avranno più difficoltà economiche e bisogna avere quindi idee. Studiando i vari sistemi calcistici e non ho pensato che l’NBA possa essere qualcosa da cui prendere spunto. Ovviamente è un sistema difficile da replicare”. 

Un mercato senza dubbio diverso rispetto a quello calcistico, dal quale però si può prender spunto: “Il pilastro del mercato NBA dal quale attingere? Quello degli scambi è un modello che già utilizziamo, e i famosi parametri zero – ha spiegato Paratici – La differenza più importante, a parte il sistema chiuso, è che la Lega funziona da stanza di compensazione negli spot americani. La Lega cha ha seguito per prima i dettami dell’NBA in questo senso è stata la Premier League, ed è per questo che è avvantaggiata rispetto agli altri campionati”. 

Nuove formule nel calciomercato


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Come cambierà in pratica il calciomercato? “Che ci sia meno liquidità è sotto gli occhi di tutti. Ci saranno scambi, formule più creative tipo prestiti lunghi. Se non puoi comprare una casa, ad esempio, vai in affitto. Se non puoi comprare un giocatore da N milioni cerchi di ‘affittarlo’ per il tempo più lungo possibile. Una formula che verrà sfruttata per poter usufruire dei calciatori senza troppi esborsi economici”. 

L’altro rischio derivante dalla crisi economica dovuta all’emergenza coronavirus è la contrazione dei valori di mercato e degli ingaggi dei calciatori: “Bisogna vedere, se si scambiano i calciatori, di grande livello in una fascia di mercato alta, secondo me il valore di mercato non scenderà. Nei salari si starà sicuramente molto più attenti. In una situazione del genere quanto sarebbe stato difficile acquistare un giocatore come Ronaldo? Cristiano è un giocatore diverso dagli altri. È un brand che porta un aumento dei ricavi esponenziale. È un brand che va da solo all’interno del club. Per gli altri calciatori invece la contrazione del salario renderebbe più complicata la situazione. Pogba? E’ un grandissimo calciatore, però questo tipo di calciatori ci saranno meno squadre in grado di garantire un salario di quel livello”.  

Seconde squadre


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Paratici analizza poi la situazione legata alle seconde squadre: “Quindici anni fa già se ne discuteva, una buona pratica presente in quasi tutti gli altri campionati più evoluti d’Europa. E hanno avuto grandi risultati, anche di formazione di calciatori. Quando ci è stata data questa possibilità ci siamo iscritti solo noi. È un progetto a cui crediamo, costa molta fatica ma ci dà tante soddisfazioni e crediamo sia il futuro.  

I calciatori vengono venduti quanto raggiungono 90/10 gare tra i professionisti, in altri campionati arrivano a questo obiettivo a 21 anni, perché iniziano a giocarci a 17. Da noi c’è un buco dopo la Primavera che porta un calciatore a disputare quel numero di gare a 24 anni. In questo modo disperdiamo talento e perdiamo tempo. Vediamo Morata: prima di arrivare da noi era già formato giocando con la seconda squadra del Real. Spinazzola invece è stato otto anni in prestito prima di tornare”. 

Il futuro di Higuain


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Sulla trattativa per il taglio degli stipendi dei calciatori della Juventus Paratici ha pochi dubbi: “È stata molto facile, innanzitutto perché abbiamo dei campioni che hanno capito il momento che stiamo momento. In secondo luogo abbiamo una società che è garante e di cui i calciatori si fidano.  Quando finire il campionato? Non vedo l’ora di ricominciare. Detto questo bisogna rispettare le regole. Bisogna anche pensare ai calciatori che rischiano: dobbiamo capire questo e le istituzioni che si assumono decisioni importanti. Difficilissime da prendere”.  

“Ci saranno più parametri zero? Il parametro zero non è un obiettivo, è una possibilità che si presenta. Noi siamo aperti e stiamo cercando di formare la migliore squadra possibile. Higuain? Quando è partito era molto preoccupato in generale. È un ragazzo molto sensibile. Noi siamo legati a lui, sta facendo una stagione straordinaria, quindi speriamo continui con noi per l’anno che resta di contratto. Per quanto riguarda lo scambio Pjanic-Arthur parliamo sempre tra grandi club, non solo di scambi. Di come si potrà andare avanti. Adesso siamo in un momento di chiacchiere”. 

Rinnovi


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Negli ultimi anni la Juventus ha attinto soprattutto dai campionati esteri per rinforzare la rosa, quest’anno il trend potrebbe cambiare. “Il mercato italiano da sondare? Ci sono tanti giocatori bravi, ad esempio Chiesa, Tonali, Castrovilli – spiega Paratici –  In questo momento sta offrendo una bella vetrina a questi calciatori. Rinnovi? Buffon e Chiellini siamo in dirittura d’arrivo, anche con Dybala stiamo parlando, ora c’è stata questa situazione che interrotto la trattativa”.  

“Il calciomercato che verrà? Sicuramente più creativo ed elastico. Guardiamo alla quotidianità. Ogni giorno cambiamo visione e siamo più pessimisti o ottimisti a seconda del bollettino delle 18. Bisogna essere elastici perché pensi una cosa e due ore dopo devi pensarne un'altra, lo stesso sarà con il calciomercato. Chi dice che non si possa ripetere la stagione 2019-20, anche se con le stesse rose, nella 2020-21? È una possibilità", ha concluso Paratici.