Cosmi: “A chi dice di tenersi Spezia-Crotone, rispondo che me la tengo stretta”
L’allenatore del Crotone risponde alle accuse nei confronti della sua squadra ed esprime il suo punto di vista sulla Superlega.
“Leggo di gente che dice ‘Tenetevi Spezia-Crotone’. È stato detto questo in maniera dispregiativa per due città che si trovano ad affrontare la Serie A avendo vinto regolarmente dei campionati. A chi ha detto questo rispondo che io Spezia-Crotone me la tengo stretta, nonostante la sconfitta sia stata molto dolorosa per noi, perché abbiamo visto 15 occasioni da gol e abbiamo visto i giocatori lottare”.
Non è mai banale nelle sue dichiarazioni Serse Cosmi, che alla vigilia della partita contro la Sampdoria parla anche della Superlega nella conferenza stampa prepartita. Il tecnico del Crotone risponde alle critiche mosse verso la sua squadra, e rincara la dose contro i quali sono a favore della nuova competizione.
“Altre partite mi hanno suscitato meno emozione rispetto a quella giocata contro i bianconeri e io il calcio lo guardo per le squadre che lo propongono. È l’ennesimo attacco nei confronti di chi vuole andare oltre e conquistarsi un senso di libertà, e non capisco perché ci vogliono togliere anche questo dopo che è stato già tolto tanto a questo calcio”.
Poi Cosmi si concentra su una delle caratteristiche fondamentali del calcio: l’emozione. “Il dramma del calcio è che sono una decina d’anni che si propone questa cosa, i distratti di oggi mi fanno sorridere. I tifosi sono quelli che capiscono sempre prima ciò che sta per accadere. Perché loro vivono di emozione, non di introiti. Quindi loro per primi avevano capito che questo sport stava prendendo una piega sbagliata”.
Infine l’allenatore del Crotone chiude con un interrogativo. “So che siamo nel 2021 e le cose sono cambiate, ma bisognerebbe vivere il calcio in maniera diversa. Poi se bisogna creare qualcosa di diverso perché, come ha detto Florentino Perez, le società sono in grandissima difficoltà economica, allora mi chiedo perché ci sono delle società che hanno lavorato bene e non hanno questi problemi”.