Ospite dell’appuntamento delle 17:00 con la rubrica “Casa Di Marzio” è stato il difensore del Benevento Luca Caldirola. I giallorossi al momento dello stop ai campionati a causa della pandemia di COVID-19, si trovavano al primo posto nella classifica di Serie B con 69 punti, 22 punti in più rispetto al Frosinone terzo in classifica. Doveroso parlare della situazione attuale: "Ovviamente stimao vivendo qualcosa di anomalo. Per fortuna è qui con me a Benevento anche la mia famiglia. Dobbiamo stare a casa e rispettare le regole. Io mi alleno tutti i giorni in attesa di tornare in campo. E' chiaro che vogliamo terminare la stagione, ma non devono esserci rischi per la salute di tutti".
"L'INTER E LA GERMANIA ESPERIENZE INDIMENICABILI"
Caldirola inizia a sfogliare il suo personale album dei ricordi. Arrivato all'Inter da bambino, è arrivato all'esordio in prima squadra: "L'Inter è stata la mia seconda casa per anni. Sono stato capitano di tutte le squadre giovanili. Un emozione unica. C'è stato un momento a 15 anni in cui stavo per andare via in Inghilterra. Mi voleva il Tottenham e io sognavo un'esperienza all'estero, soprattutto in Inghilterra. Alla fine i miei furono determinanti per restare all'Inter. Non volevano che andassi lontano da casa". Poi sulla figura di Mourinho: "Ha un modo di parlare magico. Ti fa venir voglia di mangiare l’erba. L’anno del triplete dovevamo giocare a Udine e io ero l’unico difensore centrale di ruolo disponibile. Mi disse che aveva pensato di farmi giocare, ma che non se la sentiva di rischiarmi. Apprezzai molto questo gesto, non era tenuto a dare spiegazioni a un ragazzino di 18 anni". Poi sull'esperienza in Germania: "Andai al Werder Brema senza leggere nulla. Firmai e basta. E' stata una grande esperienza quella tedesca. Anche con il Darmstadt facemmo un vero miracolo sportivo". Poi aggiunge: "Peccato per come è finita. Gli utlimi due anni furono terribili. Il Werder mi rinnovò il contratto per poi mettermi fuori rosa. Dopo l'infortunio, in quel periodo, pensai anche di lasciare il calcio".
"BENEVENTO: LA MIA RIVINCITA"
Luca Caldirola torna in Italia per vestire la maglia del Benevento: "E' stata l'occasione giusta. La squadra che più di tutte ha deciso di puntare su di me. Devo ringraziare il direttore Pasquale Foggia per aver creduto in me". Oltre che la società: "Vigorito è un presidente unico. Qui è il papà di tutti. E' sempre con la squadra durante gli allenamenti, in casa in trasferta non ci fa mai mancare niente. E' di una sensibilità incredibile". Il Benevento attualmente comanda la Serie B con un vantaggio importante sul Frosinone terzo: "Nessuno può toglierci la Serie A. Sarebbe un'ingustizia. Noi vogliamo tornare a giocare e conquistarla sul campo. Ovvio che tutti dovranno essere al sicuro. Abbiamo però fatto un campionato straordinario, e senza questo stop forzato avremmo già ottuneto la promozione". Infine su Inzaghi: " In allenamento ti rendi conto del perché ha vinto tanto in carriera. Ha un’energia incredibile che ti entra dentro. E’ un martello e cura i dettagli in modo maniacale. Ogni settimana ci metteva di fronte un nuovo record da raggiungere. Questa squadra è totalemente identificata con il proprio allenatore".
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