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Benevento, effetto Inzaghi: è lui l’uomo della provvidenza

I giallorossi battono il Crotone e sono sempre più in vetta alla classifica di Serie B

Si scrive Inzaghi, si legge rivoluzione. 13 partite, 28 punti e primato al momento indiscusso nel campionato di Serie B. Il successo di oggi nel big match del Ciro Vigorito contro il Crotone, infatti, ha confermato i giallorossi in vetta alla classifica, a + 7 dal terzo posto. Il Benevento e Filippo Inzaghi si sono corteggiati tanto prima di unirsi quest’estate. Superpippo é da sempre stato un pensiero fisso del presidente Oreste Vigorito. A fare da cupido il direttore sportivo Pasquale Foggia, amico di Inzaghi, che raccontò in esclusiva per gianlucadimarzio.com un aneddoto che lo lega all’ex attaccante del Milan: “Ebbi la fortuna di esordire nella Nazionale immediatamente successiva a quella che vinse il Mondiale nel 2006. Il ricordo che mi porterò dentro riguarda Pippo Inzaghi, che mi regalò la maglia con cui vinse il Mondiale con una dedica speciale”.


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Si sono scelti Inzaghi e il Benevento nel segno della rivincita. Un solo minimo comune denominatore tra la società e il suo allenatore: tornare in Serie A, insieme. Dopo un’annata, la scorsa, che ha deluso entrambi. Il Benevento, infatti, si è dovuto rialzare dopo la semifinale playoff persa per 3-0 in casa contro il Cittadella. Inzaghi, invece, aveva voglia di tornare protagonista dopo l’esonero di Bologna. Detto, fatto. Una rivoluzione quella di Superpippo fondata sul lavoro. Fame, rabbia. Voglia di vincere. L’ex Venezia è ripartito dal 4-4-2, dando certezze e conferme a una squadra che negli ultimi due anni ne aveva perse. Un modulo che nel tempo ha dato sempre più garanzie e donato compattezza e solidità ai giallorossi. Un vero e proprio martello per i suoi calciatori: così Inzaghi ha conquistato Benevento e il Benevento. A fine partita ha dichiarato: “Nello spogliatoio c’è grande voglia di vincere. Si percepisce nell’aria”. Una squadra che pare identificarsi alla perfezione con il carattere del suo allenatore, eppure Superpippo minimizza: “Il merito va alla società, al direttore che fa un grandissimo lavoro e ai miei calciatori. Poi ci sono io. Sono fortunato ad allenare un gruppo così”.


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Prima di lasciare lo stadio, l’abbraccio con il presidente Vigorito é l’immagine della giornata in casa Benevento. La testa ora è già rivolta alla trasferta di Venezia. Questo è il Benevento di Pippo Inzaghi. In palio una sfida da vincere: chiamata Serie A.

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