Dal rione Traiano al Ciro Vigorito. Dal mito di Maradona alla realtà giallorossa. Ieri Napoli, oggi Benevento. Pasquale Foggia ha imparato a coltivare i suoi sogni. Partorito con il pallone, una promessa ha segnato la sua vita come ci raccontò in esclusiva per gianlucadimarzio.com: “Mamma non ti preoccupare farò il calciatore”. Ora quel “bambino di Soccavo” é diventato grande, ed ha trapiantato i suoi sogni dal campo alla scrivania. Un vero e proprio colpo di fulmine quello con il Benevento e con il patron Oreste Vigorito che prima di chiunque altro ha puntato su di lui. Due figli di Napoli con il giallorosso nel cuore. Un rapporto iniziato nell’estate del 2017, nato nel settore giovanile e proseguito con l’approdo in prima squadra. L’esplosione di Enrico Brignola la sua vittoria più bella a livello giovanile, ma non solo: Volpicelli, Sparandeo, Sanogo, Cuccurullo, Filogamo. Tutti ragazzi che Pasquale Foggia ha portato dal settore giovanile all’esordio in prima squadra.
Nel gennaio 2018, Oreste Vigorito decide di puntare ancor di più su l’ex calciatore della Lazio: “Pasquale, da oggi segui la prima squadra”. Mesi di apprendistato in Serie A, prima di tuffarsi nella nuova stagione, che lo vede protagonista della ricostruzione dei giallorossi. Un vero e proprio lavoro di risanamento, in controtendenza con il passato. Il Benevento cambia pelle, politica e modo di agire. Pur restando se stesso. Si riparte da zero: 20 calciatori cambiati, un nuovo staff tecnico e sanitario. Una ricostruzione in piena regola con l’obiettivo di avere un bilancio in pari senza perdere competitività. Tutti i conti devono tornare. Il Benevento, infatti, rientra nei parametri della Serie B. La riduzione dei costi e del monte ingaggi, consente ai giallorossi di non perdere la contribuzione della Lega. Un traguardo di cui Foggia va fiero: “L’aspetto tecnico deve andare di pari passo con quello economico”.
Tanti gli affari degni di nota, alcuni per sua stessa ammissione: il portiere della Nazionale under 21 Lorenzo Montipò convinto dopo un lungo corteggiamento nonostante l’iniziale ruolo di “secondo” alle spalle di Cristian Puggioni. L’acquisto a costo zero a gennaio di Luca Caldirola, una vera e propria scommessa ad oggi vinta. La conferma a centrocampo di Nicolas Viola convinto dal progetto Benevento nonostante un ingaggio spalmato e le offerte dalla Serie A. La cessione di Enrico Brignola al Sassuolo, di cui il Benevento detiene anche il 50% sulla futura rivendita. Ultimo in ordine di tempo l’arrivo di Dejan Vokic: Foggia ha anticipato club di Bundesliga e di Eredivisie, aspettando però la fine del mercato invernale per poterlo acquistare a costo zero. Un lavoro importante, che sta dando i suoi frutti anche sul campo. Il Benevento, infatti, seppur con andamento altalenante, si trova in piena zona playoff con una partita in meno, e quella voglia, senza assilli di voler ritornare in Serie A.
In testa un obiettivo ben preciso per il futuro come ci confessò lo stesso Ds giallorosso: “Si parla tanto di Serie A ma non è importante se arriva adesso o l’anno prossimo. Noi ci stiamo strutturando per essere una società di Serie A forte in futuro, e stiamo gettando basi solide”. Un lavoro apprezzato da tanti addetti ai lavori, che guardano in direzione Benevento con la voglia di intraprendere con lui un discorso futuro. Vigorito, intanto, se lo tiene stretto affidandogli le chiavi della direzione sportiva e sostenendolo anche in scelte impopolari. Si è fatto apprezzare con i fatti e con il lavoro, e in attesa che il sogno Serie A possa diventare realtà, Benevento si gode il suo re Mida: Pasquale Foggia.