“Tutta la Squadra del Brindisi FC, unitariamente a staff tecnico, massaggiatore e magazziniere, dopo innumerevoli promesse non mantenute e reiterate prese in giro dalla Società del Brindisi FC, con appuntamenti programmati e puntualmente rinviati in questi mesi, comunica a gran voce di non essere nelle condizioni mentali adeguate per andare avanti e affrontare al meglio la delicata sfida di campionato contro il Nardò, in programma domenica 23 febbraio alle ore 15:00 presso lo stadio “Franco Fanuzzi” di Brindisi”. Un comunicato durissimo firmato da calciatori, staff tecnico, massaggiatore e magazziniere del Brindisi Calcio, formazione del girone H di Serie D alle prese da tempo con una lite interna tra i soci che ha esasperato gli animi dei tifosi.
L’ULTIMATUM DELLA SQUADRA: “RISPOSTE ENTRO 24 ORE”
La squadra adesso, però, ha detto basta, lanciando un vero e proprio ultimatum: “Noi TUTTI attendiamo una risposta dalla Società entro e non oltre le prossime 24 ore, nella speranza di risolvere nel breve tempo possibile le seguenti problematiche: insufficienza di materiale, affitti e stipendi arretrati, impraticabilità di terapie e assenza di uno staff medico-sanitario. Non meritiamo questo comportamento. La Città di Brindisi e tifosi biancazzurri non meritano questo, non lo merita nessuno. Abbiamo preso questa decisione razionale, seppur difficile e sofferta, affinché qualcosa possa mutare in meglio, solo e solamente per il bene del Brindisi FC. Questo non è calcio. Non cerchiamo alibi ma ci diciamo stanchi di questo comportamento immaturo, irrispettoso e anti-sportivo da chi, invece, dovrebbe rassicurarci e sostenerci. Non ci sentiamo smarriti del tutto grazie ed unicamente all’impegno, al sostegno e alla presenza quotidiana del Direttore Generale Vincenzo Carbonella”.
LA LITE TRA I SOCI DEGENERATA NELLE ULTIME ORE
La proprietà del Brindisi, al momento, è cosi suddivisa: 50% Umberto Vangone, 25% Antonio Giannelli, 20% Francesco Bassi e 5% associazione ‘PerBrindisi’, un comitato di tifosi nato dopo l’ultimo fallimento del 2015. La situazione, però, è precipitata nelle ultime ore quando il Presidente Umberto Vangone, titolare del 50% delle quote, ha provato la scalata al club dicendosi pronto a rilevare il 95% delle quote: “La Società V&V, vista la situazione di stallo venutasi a creare attorno alle sorti del Club ed i continui rinvii - in merito a ricapitalizzazione, versamenti di denaro da parte di alcuni soci e/o cessione delle quote per favorire l’eventuale ingresso di altri imprenditori, si dice disposta sin da subito a rilevare fino al 95% della Società”. Una proposta che sembra caduta nel vuoto e alla quale non ci sono state risposte.
E L’ALLENATORE AVEVA GIA’ LANCIATO L’ALLARME…
Il primo ‘sos’ lo aveva lanciato l’allenatore del Brindisi Salvatore Ciullo già lo scorso 1 febbraio: “C’è troppa confusione. Curare gli infortunati è un’impresa titanica, per la mancanza delle attrezzature minime”. Un vero e proprio sfogo quello di Ciullo: “Ho sbagliato a non intervenire prima. Delle volte non va bene stare zitti. Adesso non mi sta più bene essere preso in giro”.
LA CURVA SUD CHIEDE L’INTERVENTO DEL SINDACO RICCARDO ROSSI
La città, intanto è stata tappezzata da striscioni contro la società. La Curva Sud ‘Michele Stasi’, anima del tifo biancazzurro, in contestazione da tempo, dopo aver richiesto inutilmente un confronto pubblico, ha deciso di abbandonare i gradoni del ‘Franco Fanuzzi’ in segno di protesta e oggi ha chiesto l’intervento delle istituzioni: “Dopo il comunicato stampa a firma di tutti giocatori e dello staff tecnico del Brindisi la curva sud “Michele Stasi” lancia un grido d’allarme al sindaco Riccardo Rossi e all’assessore allo sport Oreste Pinto chiedendo un intervento immediato, per le proprie competenze, per evitare che il calcio brindisino possa nuovamente scomparire . Anche il calcio è un patrimonio della città . Questa volta noi non ci stiamo: non vogliamo guardare inermi, fallire per l’ennesima volta. Dobbiamo evitare la scomparsa della nostra squadra ,per incomprensioni tra i soci”.
La risposta del club
"La SSD Brindisi FC comunica l’allontanamento dell’addetto stampa Eligio Galeone, in quanto arbitrariamente, ha pubblicato un comunicato, sia sul sito, che sulla pagina facebook della stessa, senza l’autorizzazione della società, compiendo gravi inadempienze. Per quanto sopra, i soci si riservano azione legale a tutela del buon nome della società. Allo stesso tempo, si diffidano i giocatori a trovare scuse inerenti la partita di domenica in quanto gli stessi sono stati regolarmente pagati come da elenco dei bonifici che sono a disposizione di chi volesse prenderne visione. All’appello mancano altri bonifici destinati ad altri 4, tesserati che così come da accordi si sarebbero dovuti effettuare prima della partita di domenica. Per quanto riguarda l’incontro tra i soci, previsto in data odierna, per il passaggio delle quote da parte del 45% alla V&V, non si è potuto più effettuare in quanto uno dei soci, per problemi personali, ha chiesto di spostarlo al sabato 22. Si è poi concordato per domenica 23 mattina"
Fabrizio Caianiello