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Inter, Marotta: “San Siro? Scenario imbarazzante. In questo momento lo sport a Milano è messo da parte”

Giuseppe Marotta (IMAGO)
Giuseppe Marotta (IMAGO)

Le parole del presidente nerazzurro, Giuseppe Marotta, prima della sfida tra Inter e Sassuolo.

L’Inter di Chivu ospita a San Siro il Sassuolo di Grosso per la quarta giornata di Serie A. Dopo la vittoria in Champions i padroni di casa cercano i tre punti anche in campionato.

Prima del match è intervenuto ai microfoni di DAZN il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta.

Marotta ha esordito parlando della questione San Siro, commentando la situazione in maniera un po’ polemica: “Anche da uomo di calcio assisto a uno scenario un po’ imbarazzante. Ritengo che il calcio e lo sport in questo momento a Milano siano messi un po’ da parte, non riusciamo ad avere i criteri per organizzare la finale di Champions League a San Siro.

Si è creato un dibattito politico trent’anni fa, ci sono politici molto conservativi che non capiscono che la città è tra le più belle in Europa e nel mondo, e che Inter e Milan sono due eccellenze che hanno la necessità e l’urgenza di avere un proprio stadio. Se non si riuscisse a trovare una soluzione, entrambe sarebbero costrette ad andare altrove e questo non farebbe bene alla città di Milano. Io sono ottimista, apprezzo il lavoro del sindaco e spero che il buon senso prevalga“.

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Giuseppe Marotta, presidente Inter

Inter, le parole di Marotta

Sulla scelta di schierare Sommer ha dichiarato: “Noi abbiamo l’obbligo di guardare il presente ma anche il futuro. È normale che alcuni giovani siano elementi che abbiamo oggi in rosa con prospettive future, di conseguenza è giusto che l’allenatore li possa impiegare. Tutto questo nel bene dell’Inter, senza mancare di rispetto agli altri giocatori. Sommer è un professionista molto serio, ha preso bene questo avvicendamento che è propedeutico a valutare quale sarà l’Inter del futuro”.

E infine, ha anche parlato di Pio Esposito: “È un grande talento, ha dalla sua tutte le qualità agonistiche e umane. Io credo che devo essere ottimista per il futuro dell’Inter e della nostra nazionale”.