Giampaolo: “Nel 2009 sono stato vicinissimo ad allenare la Juve. Con il Milan è finita troppo presto”

La rivelazione dell’allenatore dei salentini, che nelle fasi iniziali della propria carriera avrebbe potuto guidare la Juventus
Marco Giampaolo ha una missione ben precisa: salvare il Lecce. L’allenatore classe ’67 è stato chiamato a novembre per sostituire Gotti, e in poco tempo è riuscito a inculcare nei salentini la propria mentalità.
Ovviamente non è facile ottenere risultati importanti in un campionato come la Serie A, ma l’ex Milan ci sta provando e vuole fare di tutto per riuscirci.
Al momento, infatti, i giallorossi si trovano al 14° posto in classifica a 4 punti di distanza dalla zona retrocessione, e l’obiettivo è mantenere o aumentare questo vantaggio.
Sapevate però che la carriera di Giampaolo avrebbe potuto prendere una piega ben diversa già agli albori? Lo ha raccontato lui stesso, in un’intervista a La Stampa.
Le parole di Giampaolo
L’attuale allenatore del Lecce, nel 2009, è stato vicinissimo alla Juventus, e lo ha raccontato proprio nel corso dell’intervista: “Mi chiamarono i dirigenti Secco, Castagnini e il responsabile Blanc. Mi ricordo che andai a Torino e tornai poi a casa. Durante il viaggio mi richiamarono per dirmi che al 99% sarei stato l’allenatore dei bianconeri. Andavo a tremila con la testa, chi ci pensava alla Juventus? In cento anni quanti si siedono su quella panchina? Purtroppo dopo un paio di giorni mi dissero che c’erano cose più grandi e alla fine presero Ferrara”.
Sull’esperienza al Milan, invece ha dichiarato: “Lì sono stato pochissimo. È finita presto, troppo presto. Ritenevo di essermelo meritato dopo tre anni buoni alla Samp e uno all’Empoli. Diciamo che non si sono allineati quegli astri”.