Genoa, approvato il bilancio: perdita da 33 mln, cresce il patrimonio netto

Approvato il bilancio al 30 giugno 2025: perdita da 33 milioni, si riducono i debiti, cresce il patrimonio netto. Revocato per ‘giusta causa’ dal ruolo di Consigliere Alberto Zangrillo.
Giornata importante oggi in casa Genoa, con l’Assemblea dei Soci chiamata questa mattina, appuntamento a Villa Rostan fissato alle ore 10, all’approvazione del bilancio al 30 giugno 2025, primo dell’era Sucu, e anche della proposta di revoca del professor Zangrillo dalla carica di consigliere ‘per giusta causa’.
L’Assemblea dei Soci ha approvato stamattina (contrario il socio rappresentante di 777 Italy Holdings, qualche astenuto, tutti gli altri favorevoli) il bilancio relativo all’esercizio che va dal primo luglio 2024 al 30 giugno 2025, esercizio chiuso con una perdita di 33,3 milioni di euro: una cifra simile al dato dell’esercizio precedente, che però era riferito ad un periodo della durata di sei mesi, dal 31 dicembre 2023 al 30 giugno 2024. Cresciuto il patrimonio netto del club, salito da circa un milione a 18 milioni di euro: crescita dovuta soprattutto all’aumento di capitale dello scorso dicembre apportato dal presidente Dan Sucu, con il suo ingresso in società con il 77% delle quote. Il presidente rossoblu ha versato per intero la somma prevista di 40 milioni, con gli ultimi 10 stati versati dopo il 30 giugno, data a cui fa riferimento il bilancio.
Di 120 milioni, in linea con le previsioni del club, il fatturato: nell’esercizio precedente il fatturato era stato di 85 milioni. Positivo per il secondo anno consecutivo l’Ebitda (dato dalla differenza dai ricavi e costi monetari), positivo il margine operativo lordo: 27 milioni, a fronte dei 30 milioni nell’esercizio precedente. Grazie ai vantaggi concessi dalle norme Covid, il Genoa come altri club non aveva contabilizzato gli ammortamenti per tre esercizi e ha ripreso a contabilizzarli dal gennaio 2024. In questo esercizio il peso degli ammortamenti è pari a 54 milioni, di questi 14 derivanti da quelli sospesi in passato grazie alle norme Covid.

Il debito finanziario rispetto all’esercizio precedente si è ridotto di 32 milioni: senza contare i debiti autoliquidanti (finanziamenti da società di factoring per anticipare crediti vantati verso terzi, in primis legati alle cessioni di calciatori) e la differenza tra crediti e debiti con Lega e club esteri, è passato da 160,8 milioni a 129,9, obiettivo abbassarlo di altri 30 nel 2025/26. Il piano di risanamento varato dal club nella gestione Sucu prosegue e prevede che si arrivi al pareggio di bilancio nel 2026/27.
La transazione fiscale conclusa con l’Agenzia delle Entrate nel 2023, con riduzione del debito fiscale da 106 a 37 milioni, prevede un pagamento di due rate ogni sei mesi al 30 giugno e al 31 dicembre, per un totale di 3 milioni annui. Le plusvalenze per il 2024/25 sono pari a 20,7 milioni (9 per Retegui ed 11,7 per Martinez): gli altri proventi relativi a operazioni di mercato su calciatori invece sono 27,5 milioni, su cui incidono soprattutto i 18,5 milioni del riscatto di Gudmundsson da parte della Fiorentina avvenuto a giugno. Non conteggiate nel bilancio approvato oggi, ma vengano indicate nelle note, le entrate relative alle cessioni di De Winter e Ahanor, avvenute dopo il 30 giugno: cessioni per rispettivamente per 18 e 16 milioni, con plusvalenze relative per 11,6 e 16 milioni.
Approvato anche l’ingresso nel CdA di Razvan Rat e quello di Ovidiu Golea, precedentemente cooptati: ingresso passato con tutti voti a favore, tranne 3 astenuti e un contrario, rappresentante dei 777 Partners. Accettata la proposta di revoca per ‘giusta causa’ presentata dal Cda del consigliere Alberto Zangrillo.