Questo sito contribuisce all'audience di

Dieci piccoli Leipzig (o Leicester): le capolista a sorpresa d’Europa

Non è un giallo di Agatha Christie, ma in qualche modo ci si avvicina. L’Europa del calcio ribaltata? Sì, per dieci volte. Mistero che non deve essere risolto, ma che va solo ammirato. Incuriositi, magari. Dalla Germania alla Romania qualcosa sta cambiando, è chiaro. Soprattutto a guardare le classifiche, che, ormai al giro di boa della stagione, si presentano a dir poco particolari. In dieci casi, infatti, in vetta ci sono squadre inattese e davvero poco vincenti nella storia dei rispettivi campionati. Che sia, dopo l’exploit del Leicester 2015/16, un anno di grandi sorprese?

L’RB Leipzig, primo in Bundesliga tedesca insieme al Bayern Monaco, già si candida a nuova rivelazione, ma è chiaro che con la squadra di Ranieri le differenze sono tante. Una neopromossa lì davanti, oltretutto in un campionato così importante, è roba che non si vede tutti i giorni. Appena una sconfitta nelle prime quattordici: davvero niente male. Forse meno rumorosa, ma anche l’ascesa del Istanbul Basaksehir FK, in SüperLig turca, è inaspettata a dir poco. Davanti a tutti dopo quattordici partite di campionato (ci gioca anche un italiano), davanti soprattutto alle tre cugine della città: Besiktas, Fenerbahce e Galatasaray. Alla voce del palmares del club si legge ‘zero’, che sia l’anno giusto per l’impresa?

E che dire del Nizza, in Ligue1 capace di cose incredibili. L’unica della compagnia che ha vinto qualcosa, anche se nei lontanissimi anni ’50. Il lavoro di Favre sta lanciando il club francese, dopo diciassette partite davanti a Monaco e – soprattutto – PSG. Erano scomparsi dai radar delle prime posizioni nell’ultimo decennio (fatta eccezione per il quarto posto nel 2012/13), ora volano. Come a volare è il Jagiellonia Białystok, reginetta della Ekstraklasa polacca, che si tiene dietro a più di sei punti due squadre come Legia Varsavia e Lech Poznan, che insieme hanno vinto ben diciotto campionati. Per i giallorossi una stagione iniziata in maniera sorprendente, nonostante la bacheca del club presenti solo Coppa e Supercoppa di Polonia, entrambe conquistate nel 2010.

E che dire del campionato rumeno, dove le sorprese in vetta sono addirittura due? Niente Dinamo o Steaua Bucarest, ma Viitorul Costanta e Gaz Metan Medias. La prima ha una storia simile a quella del RB Leipzig: nata nel 2009 (Viitorul significa futuro), è stata promossa per due volte in due anni fino ad arrivare in 1.Liga. Ora è davanti a tutti dopo venti giornate. Poco dietro il Gaz Metan, squadra rivelazione in cui gioca anche l’albanese Llullaku, capocannoniere della lega cresciuto in Italia. E che ha una storia pazzesca. Insieme fanno zero titoli e zero coppe, naturalmente. Come zero ne aveva vinti in Marienhamn FC (nella foto sotto) in Finlandia, almeno fino a ottobre. Una storia simile a quella del Leicester, terminata nel migliore dei modi. Ora fa freddo e il campionato è finito da un pezzo.

Vicino a casa, però, le sorprese non sono finite. In Austria, per esempio: RB Salzburg o le viennesi? Macchè, davanti a tutti in Bundesliga c’è l’Altach FC, tornato tra i grandi da appena un paio d’anni. Nel palmares del club solo vittorie dei campionati regionali e in Serie B, nulla più. Ancora non c’è principio di fuga, ma dopo diciannove partite il ruolino di marcia è davvero sorprendente. E che dire dello Zulte Waregem? La squadra di Marrone è prima nella PRO League belga, poco più avanti di Club Brugge e Anderlecht. La scalata è difficile, ma il rendimento finora impeccabile. Unico titolo nel 2006, la Coppa nazionale. E ora a caccia di un risultato che sarebbe clamoroso. Quel risultato che il HNK Rijeka ha solo sfiorato nell’ultima stagione, terminata con un secondo posto alle spalle della solita Dinamo Zagabria. Dopo diciannove gare la classifica di oggi dice più cinque sui campionissimi di Croazia, un margine che sa già di possibile impresa. Sarebbe la prima della storia, dopo le tre Coppe nazionali conquistate dal 1991 in poi.