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Danilo: “Ho sofferto le critiche, sono andato dallo psicologo”

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Danilo, Flamengo (Imago)

Danilo, ex difensore di Juventus, Real Madrid e Manchester City, ha parlato dei momenti più difficili della sua carriera.

Danilo, ex difensore della Juventus, è tornato a parlare della sua esperienza al Real Madrid in un’intervista rilasciata a The Guardian.

Con la consueta schiettezza, il brasiliano ha ammesso che le critiche ricevute durante il suo periodo con i Blancos sono state un fattore determinante nella decisione di lasciare il club.

Danilo, sottolineando come quell’esperienza gli abbia comunque permesso di maturare e affrontare con maggiore consapevolezza le sfide successive della sua carriera, ha parlato delle critiche ricevute, soprattutto al Real Madrid.

Di seguito le parole del difensore brasiliano.

Danilo: “Il Real Madrid è stato il culmine del problema”

Danilo ha parlato di alcuni momenti difficili della sua lunga carriera: Il Real Madrid ha rappresentato il punto più alto di questa difficoltà, essendo il club più grande del mondo. Ho sofferto così tanto da dover cercare supporto psicologico. Ci sono stati momenti in cui mi sembrava di aver dimenticato come si gioca a calcio”.

Poi, ha continuato: “Le critiche mi hanno ferito profondamente. Ne ero completamente assorbito, dai social media a ogni altro aspetto della mia vita. È stato in quel momento che ho deciso di iniziare un percorso con uno psicologo sportivo”.

Danilo, difensore della Juventus (Imago)

Sul Manchester City e Guardiola: “Pep Guardiola non si limita ad allenare, educa i suoi giocatori. Questa è la parte più importante del suo lavoro: insegna a tutti a vedere il calcio nello stesso modo, comprendendo tempo, spazio, movimento, possesso e il valore di ogni pallone. Con lui è stato come frequentare l’università, un’esperienza che mi ha permesso di elevare il mio livello e mantenerlo fino a oggi. Non ero certo un idiota prima di arrivare al Manchester City, ma ho capito che il mio modo di giocare era completamente sbagliato. Se lo avessi incontrato prima, la mia carriera sarebbe stata molto più semplice”.