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Torino, Cairo: “Avvio difficile, ma vedo segnali positivi”

Torino, Urbano Cairo
Torino, Urbano Cairo (imago)

Le parole di Urbano Cairo sulla stagione del Torino: le ambizioni e il morale dei granata.

Il Torino ha iniziato il campionato con una falsa partenza, ma Urbano Cairo non perde fiducia.

Intervenuto ai microfoni di Maracanà su TMW Radio e a Il 61, il presidente granata ha ammesso che il debutto è stato tutt’altro che brillante: La prima gara è stata davvero deludente, ma nelle successive, in particolare nella trasferta di Roma, ho visto progressi evidenti. È stato un segnale incoraggiante dopo un esordio complicato e questo mi dà speranza per le prossime partite”.

Cairo ha sottolineato che i miglioramenti dovranno essere confermati sul campo: “Ora bisogna dare continuità a quanto visto nelle ultime uscite. La squadra è organizzata, ha mostrato una buona tenuta e sono convinto che potrà crescere ancora”.

Il patron del Torino ha quindi ammesso di essersi lasciato alle spalle la delusione iniziale: Quel primo lunedì è stato davvero pesante, ma adesso il morale è diverso. Ci sono motivi per guardare avanti con più ottimismo”.

Le ambizioni e la crescita: le parole di Cairo

Sul tema di un possibile ritorno in Europa, Cairo preferisce non esporsi troppo: “È fondamentale lavorare per migliorarsi, ma credo sia prematuro lasciarsi andare a proclami. Abbiamo investito molto e l’obiettivo è certamente quello di fare meglio rispetto alle scorse stagioni. Tuttavia, per scaramanzia e prudenza, è meglio attendere i risultati prima di esporsi con dichiarazioni più concrete”.

Guardando al livello delle altre squadre, il presidente ha mantenuto una linea sobria: Non mi piace fare confronti diretti con singoli club come Atalanta o Bologna. Credo che sia più corretto concentrarsi su noi stessi. Il Torino ha una storia importante, ma oggi il calcio è cambiato e gli equilibri economici non sono più quelli del passato”.

Torino, Urbano Cairo (Imago)
Torino, Urbano Cairo (Imago)

Cairo ha quindi ribadito l’approccio della società: Non dobbiamo guardare agli altri, ma puntare a superare i nostri stessi limiti e a crescere partita dopo partita. Questa è la strada per tornare a essere competitivi e costruire un futuro più solido”.