Buffon al 13enne picchiato durante un torneo: “Collega-portierone, alla violenza rispondi con il perdono”

L’ex portiere della nazionale ha voluto mandare un messaggio al 13enne
Lo scorso fine settimana, a Collegno, nel Torinese, si è verificato un grave episodio durante una partita del torneo giovanile Super Oscar.
Nel corso dell’incontro tra le squadre under 14 del Csf Carmagnola e del Volpiano Pianese, una rissa scoppiata tra i ragazzi in campo ha avuto un epilogo ben più grave: il padre di un giovane calciatore del Carmagnola ha scavalcato le recinzioni ed è intervenuto con violenza, aggredendo il portiere avversario, un tredicenne. “Sono senza parole… Letteralmente sbalordito per ciò che è accaduto” ha detto Gianluigi Buffon ai microfoni de La Gazzetta Dello Sport.
Il capo delegazione della nazionale italiana ha voluto mandare un messaggio al 13enne. “Voglio mandare un abbraccio enorme e un augurio di pronta guarigione al mio collega-portierone, consigliandogli di rispondere alla violenza col perdono, perché solo con scelte così controtendenza si può provare a debellare tanta bestialità e creare un mondo e un ambiente migliore”.
Buffon sottolinea la gravita dell’episodio. “I comportamenti che ormai troppo spesso si ripetono sui campi di calcio, o ai margini di quest’ultimi, invitano a riflessioni molto più profonde rispetto a un istintivo e normale sdegno”.

Le parole di Buffon
Necessario un cambio di rotta. “Dobbiamo fare qualcosa che sia realmente potente e forte, che riporti la ragione, il rispetto e l’umanità al centro delle nostre esistenze. Questi atti barbari e disumani hanno radici profonde di disagio, mancanza di educazione e assenza totale di autocontrollo”.
Buffon conclude il suo messaggio con una profonda riflessione: “Qual è la medicina? Non saprei, ma non possiamo accettare inermi un decadimento culturale, sociale, comportamentale di tale portata.