Ancelotti: “Champions? Speravo che le italiane potessero andare più avanti”

Le parole dell’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti.
Intervenuto nel corso del programma Dribbling, in onda su Rai 2, l’allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti ha parlato di diversi argomenti.
Ha iniziato così la sua intervista: “Le società non dovrebbero mai dimenticare la loro storia. Tutti pensavano che la mia carriera fosse a ricalo, ma è apparso il Real Madrid. Il giudice è il campo in tutte le situazioni: è quello che ti fa vedere la condizione di un giocatore. Ti fa vedere anche come reagisce un calciatore quando non gioca… il campo è il giudice più imparziale”.
Ha poi continuato: “Se perdi è tutta colpa tua, se hai le scuse è colpa tua. Per chi fa il mestiere dell’allenatore è così. A volte sbagliamo, a volte facciamo degli errori a mettere un giocatore invece di un altro. Delle volte si deve intervenire non tanto a livello tecnico, quanto a livello psicologico. Il messaggio quando si perde è essenziale”.
Sul suo Madrid:“A livello tattico con il Real lavoriamo pochissimo. Si rischia sennò di togliere la creatività. Ci si deve adattare ai giocatori che si hanno. Con la squadra passo molto tempo insieme: praticamente non c’è mai un giorno libero. Passiamo tantissimo tempo insieme“.
Real Madrid, le parole di Ancelotti
Carlo Ancelotti ha poi continuato: “Champions? Speravo che le squadre italiane potessero andare più avanti. Tra l’altro con il Milan nel girone ci abbiamo giocato e ci abbiamo anche perso… Io ho cercato di aiutarli in ogni modo possibile (ride, ndr). Real Madrid? La storia del club è viva“.
Infine, ha così chiuso la sua intervista: “Ricordi di Roma? Ho un bellissimo ricordo. Quello che sarà il futuro non lo so. Per adesso sto bene qui. Logico che non posso allenare per tutta la vita. Ranieri sa leggere bene le partite e le situazioni. Sta facendo un buon lavoro”.
