Questo sito contribuisce all'audience di

Abodi sul futuro di Bove: “Voglio capire se potrà giocare ancora in Serie A”

Andrea Abodi, Ministro per lo sport (IMAGO)
Andrea Abodi, Ministro per lo sport (IMAGO)

Le dichiarazioni del Ministro per lo sport Andrea Abodi sul futuro calcistico di Edoardo Bove: “Voglio capire se potrà giocare ancora in Serie A”

Sono passati poco più di tre mesi da quando il mondo della Serie A e dello sport in generale hanno tremato e temuto il peggio per quanto accaduto nella serata di quel 1 dicembre.

Era in corso Fiorentina-Inter, ed Edoardo Bove aveva accusato un malore in campo che lo aveva costretto ad accasciarsi e perdere i sensi sul terreno del Franchi. Sotto lo sguardo impietrito dei migliaia di tifosi presenti.

Il suo recuperò è andato però per il meglio, tanto che il calciatore viola – ma di proprietà della Roma – si è sottoposto a un intervento chirurgico poi andato a buon fine per impiantare un defibrillatore sottocutaneo.

Il suo futuro calcistico resta ancora tutto da decifrare, e il Ministro per lo sport Andrea Abodi ha così parlato dell’eventualità di rivederlo in Serie A.

Le parole di Abodi sul (possibile) futuro di Bove

Al Festival di Sanremo, il Ministro per lo sport italiano ha parlato della situazione legata alla possibilità di rivedere Edoardo Bove sui campi di Serie A. Il regolamento impedisce infatti ai giocatori che sono stati sottoposti a intervento chirurgico per impiantare un defibrillatore sottocutaneo di proseguire la loro carriera calcistica nel massimo campionato italiano. Bove però potrà scendere in campo in altre leghe, come, per esempio, la Premier League. Proprio come ha fatto Christian Eriksen passando dall’Inter al campionato inglese.

Queste le parole del Ministro Abodi: “Incontrerò Bove nei prossimi giorni perché voglio capire, da lui e dai medici che lo hanno preso in cura, se ci possano essere soluzioni che consentano anche a chi ha avuto il suo problema di poter tornare a giocare, come avviene in Inghilterra. Avremo modo di parlare con chi dovrà occuparsi di rivedere eventualmente i protocolli medico-sanitari”.