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Dalla semifinale del Mondiale per Club alla Serie A? Il Bologna valuta Freytes

Freytes con la maglia del Fluminense (IMAGO)
Freytes con la maglia del Fluminense (IMAGO)

Dal Newell’s Old Boys alla semifinale del Mondiale per Club con Thiago Silva: chi è Juan Pablo Freytes, nuovo obiettivo del Bologna per la difesa

Il Bologna guarda ancora al Sudamerica per rinforzare la rosa. Dopo Domínguez, Castro e Lucumí, Juan Pablo Freytes potrebbe essere il prossimo profilo ad approdare alla corte di Vincenzo Italiano. Difensore centrale argentino, classe 2000, all’occorrenza impiegabile anche da terzino sinistro con il piede forte a favore. Vanta uno stile di gioco aggressivo: predilige il duello diretto con l’avversario, l’uno contro uno, ed è dotato di una forte personalità. Caratteristiche che si abbinano alla perfezione con i principi dei rossoblù.

La sua carriera professionistica inizia con il Newell’s Old Boys, il club sostenuto da Lionel Messi e che ha visto passare anche Diego Armando Maradona. Terminato il percorso nelle giovanili, nel 2019 viene promosso in prima squadra, dove alterna prestazioni convincenti ad altre meno brillanti. Un rendimento altalenante che non convince del tutto la dirigenza, portandola nel 2021 a optare per il prestito all’Independiente Rivadavia, in seconda serie argentina. Rientrato alla base nel 2023, il club decide di mandarlo nuovamente in prestito, questa volta all’Unión La Calera, in Cile, prima di un’ulteriore esperienza annuale all’Alianza Lima, in Perù. Dopo 40 presenze complessive, arricchite da 4 gol e 4 assist, il club peruviano sceglie di riscattarlo per 610 mila euro dal Newell’s, salvo poi cederlo a titolo definitivo al Fluminense per 2,2 milioni di euro.

Nel 2025, con il Fluminense di Thiago Silva, Freytes si è distinto come uno dei migliori centrali del Brasileirão Betano, massima serie brasiliana: in 33 presenze, ha offerto un rendimento costane e in linea con le aspettative. Tuttavia, non mancano alcuni aspetti da limare. Una visione di gioco non sempre ottimale gli è valsa più di un richiamo da parte dell’ex Milan e Paris-Saint Germain.

Ora che Thiago ha lasciato il club per trasferirsi al Porto, potrebbe essere arrivato anche il momento di per l’ex Newell’s – nonostante la prima offerta da parte del Bologna sia stata respinta dal Fluminense.

Freytes e l’elogio di Materazzi

A 25 anni, nel pieno del suo percorso di crescita, Freytes ha contribuito alla semifinale raggiunta dal club brasiliano nel primo Mondiale per Club a 32 squadre. La coppia con Thiago Silva è stata tra le più solide del torneo, e il difensore argentino ha lasciato il segno anche in zona gol: nella seconda uscita nel girone F contro l’Ulsan, è suo il gol del definitivo sorpasso sui coreani.

Prestazioni che non sono passate inosservate. Dopo gli ottavi di finale contro l’Inter – conclusi 0-2 per il club brasiliano -, Marco Materazzi ha tenuto a elogiare Freytes: “Il Fluminense ha battuto l’Inter, la mia squadra, ma hanno giocato molto bene. Hanno una strategia diversa, segnano tanti gol e non ne subiscono molti. Il giocatore che mi ha colpito di più in difesa è stato Freytes. È veloce, forte e tecnico”, ha detto l’ex difensore, “È facile scegliere Thiago, vero? È una leggenda, molto umile, gioca con la squadra, è capitano, un giocatore gigante. Ho detto Freytes perché gioca con Thiago, sulla stessa linea”. Alla fine, dopo un torneo di livello, una parte dell’Europa aveva già messo gli occhi su Juan Pablo.

Thiago Silva (Imago)

Perché al Bologna interessa Freytes

Le statistiche di Freytes raccontano un profilo che si incastra nelle richieste di Vincenzo Italiano: 5,5 chiusure difensive a partita, presenza costante nei duelli aerei con 1,8 contrasti vinti di media e una propensione marcata alla ricerca dei suoi attaccanti – 5,7 lanci lunghi tentati a gara, il dato più alto dell’ultimo Brasileirão (statistiche Sofascore). Aggressività, capacità di difendere in campo aperto e verticalità immediata. Sono qualità che si sposano con un sistema che fa della pressione alta, recupero rapido del pallone e uscite pulite per innescare la manovra i suoi principi.

Numeri che pesano in Brasile, e che gli hanno permesso di attirare l’attenzione in Europa. Più precisamente, in Italia. Soprattutto per un allenatore legato alle rotazioni come Italiano – 51 formazione diverse consecutive schierate da Italiano nella passata stagione -, un innesto del genere sarebbe una risorsa preziosa. E chissà che, sotto la sua guida, Freytes non possa davvero limare le incertezze e compiere il salto di qualità definitivo.

A cura di Pietro Selvi