Gianni Infantino: “Troppo calcio? Io dico che non ce n’è abbastanza”

Dal futuro del calcio globale all’equilibrio tra club e nazionali, passando per la nuova Coppa del Mondo per club e i numeri impressionanti del Mondiale 2026. È stato uno speech a tutto campo quello pronunciato questa mattina da Gianni Infantino, presidente della FIFA, intervenuto al World Sports Summit di Dubai, dove ha ribadito la visione dell’organo di governo mondiale: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
In particolare Infantino ha toccato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, ovvero, quello del numero di partite e della presunta “saturazione” del calendario, invitando a guardare il quadro nel suo insieme: “Quando sento dire che c’è troppo calcio, rispondo che forse in alcune parti del mondo è vero, ma in altre parti del mondo non ce n’è abbastanza. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti”.
Un equilibrio che, secondo il presidente FIFA, passa anche dagli investimenti sul territorio e sullo sviluppo dei giovani: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi“.
Infantino: “Mondiale per club? Un successo commerciale, il mondo intero era davanti alla tv”
Al World Sports Summit, Gianni Infantino ha lasciato spazio anche per il Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA, di cui l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti: “È stato un successo commerciale, la competizione per club di maggior successo al mondo. L’aspetto più importante è che, dopo 120 anni concentrati sulle nazionali, era fondamentale dare spazio anche al calcio dei club. Tutti giocano in un club, solo una minoranza gioca in nazionale”.
Sempre sul Mondiale: “Nella finale Chelsea-PSG c’erano giocatori di 16 Paesi e cinque continenti. In una sola partita avevi il mondo intero collegato. Questo dà speranza ai bambini, perché sanno che un giorno potranno arrivare a giocare una finale di Coppa del Mondo, magari con il loro club”.

Infantino sulla Fifa: “Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 paesi”
L’attenzione si è poi spostata sul grande appuntamento del Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Infantino ha infine ribadito il ruolo centrale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
A cura di Mattia De Pascalis