Maturità e concretezza: è sempre di più il Napoli di Højlund

Non c’è solo David Neres tra i protagonisti di questo “nuovo” Napoli: terza doppietta con gli azzurri per Rasmus Højlund.
Il Napoli supera le difficoltà in trasferta e batte la Cremonese in un tempo, tornando così ad un solo punto di distanza dal Milan che qualche ora prima aveva vinto a San Siro contro il Verona, in attesa dell’Inter.
L’immagine più nitida di questo “ritorno” in Serie A, dopo la parentesi vittoriosa in Supercoppa, è quella di un attaccante danese che corre per ben due volte verso la bandierina con il “pugnetto” alzato.
In Italia aveva già avuto modo di prendere le misure con la maglia dell’Atalanta, ma forse a questi livelli nemmeno lui, nemmeno Rasmus Højlund si era mai potuto vedere.
Esagerato affermare che Conte l’abbia trasformato. Di sicuro le qualità erano ben evidenti da tempo ed è proprio questo probabilmente il principale motivo per cui il Manchester United ha speso 75 milioni per prelevarlo da Bergamo.
Cosa succede in estate
Per apprezzare ciò che possiamo osservare oggi, però, bisogna guardare a cosa è accaduto ieri. Siamo a metà agosto e campionato del Napoli sta per iniziare. Gli azzurri giocano un’ultima amichevole contro l’Olympiakos prima del debutto in A contro il Sassuolo. Lukaku si ferma per un problema muscolare che si rivelerà essere molto serio. Tempi di recupero? Più di tre mesi. Il DS Manna e la società decidono di tornare sul mercato che fino a quel momento aveva regalato grandi nomi, De Bruyne su tutti.
La ricerca è quella di un profilo per Conte, di quelli che lui può maneggiare e modellare meglio di chiunque altro. Il campo si restringe in Inghilterra, Manchester, sponda Red Devils, da cui l’anno prima il Napoli aveva pescato McTominay. La storia è più o meno la stessa. Il primo di settembre Rasmus Højlund è ufficialmente un nuovo giocatore del club campione d’Italia in un’operazione da 50 milioni. Conte ha il suo nuovo attaccante.

Effetto Conte: terza doppietta con il Napoli per il danese
L’ambientamento a Napoli? Nelle prime 12 partite sono 6 le reti. Ha già superato a livello realizzativo la scorsa stagione con il Manchester United, che l’attaccante danese aveva probabilmente fretta di dimenticare al più presto. Sono in tutto 9 i gol se contiamo anche quello nella semifinale di Supercoppa Italiana contro il Milan e la doppietta in UEFA Champions League contro lo Sporting.
Gli stessi realizzati a Bergamo, dove tutti abbiamo iniziato a conoscerlo. Conte l’ha capito, aspettato e ora se lo gode. Intanto lui risponde a suon di prestazioni, gol pesanti e difese del pallone che ricordano sempre di più le movenze di chi è chiamato a sostituire. Già, perché quando tornerà Lukaku, uomo di Conte, non sarà come dirlo preferirlo a questo Højlund.