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Thuram: “La Juventus è il miglior club d’Italia, qui si vede la differenza”

Il centrocampista della Juventus, Thuram (IMAGO)
Juventus, Thuram

Dal rapporto con il fratello Marcus e il papà Lilian fino al legame con la Juventus: le parole di Khéphrén Thuram a DAZN

Per Khéphrén Thuram la Juventus è “il miglior club in Italia, uno dei migliori al mondo, la Juventus è come sei dentro la vita“: così ha spiegato il centrocampista in un’intervista rilasciata a DAZN.

Il francese, arrivato a Torino nel luglio 2024, è alla seconda stagione con la maglia bianconera, con cui ha giocato 71 gare segnando 6 reti e fornendo 10 assist.

Nel corso dell’intervista, Thuram ha parlato del rapporto con il fratello Marcus, raccontando anche alcuni retroscena sul derby d’Italia di inizio stagione, vinto proprio dalla Juventus anche grazie a un suo gol.

Un bel momento, lui ha fatto gol, io anche, alla fine abbiamo vinto. La mia esultanza in cui ho detto ‘Io sono Thuram’? Dopo la partita la gente ha detto che lui (Marcus, ndr) non ha esultato, invece non è vero, io l’ho vista, è andato dai tifosi della Juve ha fatto vedere ‘io sono Thuram’, questo mi ha fatto arrabbiare… era per rispondergli“.

Juventus, Thuram: “Henry mi ha sempre dato consigli. Qui si gioca per vincere”

Sul rapporto con il papà Lilian e i suoi consigli, Thuram ha commentato: “Quando vede qualcosa di bene lo dice, ci segue come un papà normale, lui era un calciatore e vuol dire che a volte va più nei dettagli, mi aiuta molto, devo ascoltare, non posso scegliere se ascoltare o no (ride, ndr). Poi Henry mi ha sempre dato consigli, l’ho avuto anche come allenatore, è un po’ più calmo, mio papà si arrabbia più velocemente. Anche Vieira mi ha aiutato“.

Il centrocampista ha poi concluso tornando sul suo legame con la Juventus: “Quando sei qui ti devi comportare in una certa maniera, devi dormire Juventus, mangiare Juventus, qui ti alleni non come agli altri club, ho giocato con Nizza, Monaco, si vede la differenza. La Juve è un modo di essere, questo me l’ha fatto capire anche mio papà. Alla Juve si gioca per vincere. Sono qua da un anno e mezzo e lo vedo ogni giorno“.