PSG, Doué: “Ho l’onore di vivere di calcio. Sognare è la prima cosa da fare”

Le parole del centrocampista francese vincitore del Golden Boy 2025
Dopo aver annunciato il nome del vincitore lo scorso novembre, ora Désiré Doué è pronto ad alzare il premio del Golden Boy a Torino.
Pochi minuti prima della premiazione il centrocampista francese ha parlato così a Sky Sport.
“Sono molto orgoglio di raccogliere questo riconoscimento: lo hanno vinto giocatori fenomenali, oggi per me essere qui è un sogno. Psg? Forse una delle più grandi squadre di sempre è pretenzioso, però lavoriamo per essere una delle più forti del mondo”.
Poi Doué è tornato sul trionfo europeo contro l’Inter: “È eccezionale vincere la Champions League, ma segnare anche un gol è qualcosa che è difficile anche da sognare”.

PSG, Doué: “Sognare è la prima cosa da fare”
Doué dal palco del Golden Boy ha aggiunto: “È un onore essere qui, sono molto contento. Questo premio rappresenta molto, lo dedico a tutta la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto. Di solito non sono teso quando parlo davanti al pubblico, ma lo sono quando parlo della mia famiglia e li ringrazio per tutti gli sforzi e il sostegno che mi hanno dato in tutta la carriera. Ringrazio anche il presidente per avermi voluto al PSG e anche lo staff, l’allenatore e i volontari del club che lavorano dietro le quinte, così come Luis e tutti i miei compagni. Vorrei anche ringraziare in particolare una persona, non dirò chi è, ma questa persona lo capirà“.
Ha continuato parlando di sogni: “Un nuovo sogno? Il sogno che hanno tutti i bambini è diventare un calciatore professionista. Non tutti ci riescono, io sono grato e riconoscente per esserci riuscito. Ho conquistato la Champions League e diversi altri trofei col PSG, ce ne sono tanti altri da poter conquistare sia come collettivo che a livello personale, le prima cosa a cui tengo sono il lavoro e la disciplina per conquistare tanti altri trofei“.
Doué si e soffermato sul suo club: “Prima di arrivare al PSG sapevo che fosse uno dei più grandi club al mondo, ora posso confermarlo e sono contento di farne parte“.
Infine ha concluso: “Sognare è la prima cosa da fare, perché porta all’ambizione e l’ambizione porta al lavoro, con cui si raggiungono i propri obiettivi. Io e tanti altri in questa sala abbiamo avuto l’onore di vivere di calcio, ma tanti altri non hanno questa fortuna di fare ciò che piace loro, un riconoscimento va a loro che si impegnano e riescono comunque a raggiungere i loro obiettivi“.
Poi per finire, un paio di consigli: “Ascoltate i genitori, impegnatevi al massimo a scuola e sognate per raggiungere i vostri obiettivi“.