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Atalanta, Palladino: “Non ho la bacchetta magica, il merito è dei ragazzi”

Raffaele Palladino (imago)
Raffaele Palladino (imago)

Le parole dell’allenatore dell’Atalanta dopo la vittoria contro la Fiorentina

Si conferma ottimo l’impatto di Raffale Palladino sul mondo Atalanta. I bergamaschi danno seguito alla vittoria arrivata in Champions League contro l’Eintracht Francoforte con un’altra prestazione e risultato convincente.

I nerazzurri hanno battuto per 2-0 l’ex squadra del proprio allenatore, la Fiorentina, che invece non riesce a uscire dalla profonda crisi di questo avvio di stagione.

Decisive le reti di Kossounou e Lookman, arrivate in dieci minuti di gioco tra primo e secondo tempo.

Al termine della partita, Palladino ha commentato la prova dei suoi ai microfoni di Sky Sport.

Atalanta, Palladino: “Bella settimana, ho visto un gruppo coinvolto”

L’allenatore dell’Atalanta ha iniziato così: “È stata una bella settimana, una vittoria in Champions e qui in casa, è stata una giornata importante perché ho visto il tutto gruppo coinvolto, sono dei ragazzi fantastici che sono dentro a quello che gli proponiamo”.

Per poi proseguire: “Non era facile contro una squadra viva che voleva fare risultato. Siamo soddisfatti di non aver preso gol. Sono soddisfatto ma ora dobbiamo continuare così”.

Raffaele Palladino, allenatore Atalanta (imago)

Palladino: “Ho chiesto poche cose ma chiare”

L’allenatore ha poi parlato del miglioramento mostrato dalla squadra nelle ultime due partite: “Il merito è dei ragazzi, io ho portato le mie idee e il mio gioco, ho cercato di instaurare un rapporto di dialogo e amicizia con loro. Ho voluto parlare con tutti e responsabilizzarli, se non fosse stato un grande gruppo non sarebbe stato possibile questo“.

Infine, ha concluso spiegando ciò che ha fatto da quando è arrivato: “Ho cercato di dare un’identità alla squadra perché non era facile, ma non mi sento di dire che ho la bacchetta magica. Poche cose e chiare, il resto lo fanno i ragazzi, che sono professionisti. Mi piace lo spirito di questo gruppo, sono tutti coinvolti dal primo all’ultimo. Dietro ci siamo presi dei rischi ma avevamo davanti dei grandi attaccanti“.