Juventus, Spalletti: “Scudetto? Ho parlato di lotta, non di vincerlo. Vlahovic sarebbe felicissimo di rimanere qui”

Le parole di Luciano Spalletti alla vigilia di Juventus-Sporting
Dopo aver vinto all’esordio sulla panchina della Juventus contro la Cremonese, Luciano Spalletti si prepara ad affrontare anche la Champions League.
Per la prima volta dal 18 aprile 2023, dunque, il nuovo allenatore bianconero torna in panchina nella massima competizione europea. L’avversario sarà lo Sporting di Rui Borges per la 4ª giornata di League Phase.
L’ex CT raccoglie una Juventus al 25° posto nel super girone con due punti, frutto dei due pareggi contro Villarreal e Borussia Dortmund, oltre alla sconfitta contro il Real Madrid.
“Sono stato contento di determinate scelte dell’altra sera. Mi ha dato informazioni per proseguire col lavoro e andare avanti. Sarà una partita difficilissima, lo Sporting sa giocare a calcio e con Borges hanno un’idea ben precisa. Sono bravissimi a fare queste sostituzioni dei ruoli“, ha esordito Spalletti in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni complete.
Juventus, Spalletti: “Giocare la Champions League è una fortuna”
L’allenatore della Juventus, poi, ha continuato parlando di Yildiz: “Un buon punto di partenza per chiunque è chiedere dove si trova bene e cosa gli piacerebbe facessi per lui. Quando glielo si chiede lui dice che gli piace interpretare quella posizione di centro-sinistra. Lui è bravo se gioca da seconda punta o esterno, quello che può disturbarlo sono i rientri da 100 metri. Ma nel calcio moderno anche i più forti lo fanno“.
Ha continuato parlando degli obiettivi in Champions League: “Io ho parlato di lottare per lo scudetto, non di vincerlo. C’è una differenza. Fino a quando la matematica non ce lo vieta dobbiamo essere nelle condizioni di lottare per qualsiasi cosa. ‘Oltre la fine’, userei così lo slogan della Juve“.
Sulla vittoria contro la Cremonese, ha commentato: “La vittoria è merito esclusivo dei calciatori perché io non ci ho messo mano. Erano stati attenti alle richieste fatte e poi sono stati un blocco squadra, difficilmente lunghi. Oggi c’è stato un allenamento in più, ci siamo parlati. Ma quello che mi fa veramente piacere sono gli occhi con cui mi guardano: questo per me è fondamentale e racconta qualcosa della voglia dei giocatori di fare bene. Loro sono un buon gruppo calcistico“.
Spalletti ha parlato ancora dell’importanza della Champions League: “Intanto è una fortuna giocare la Champions League, è la suite del calcio. Se il calcio fosse un grand hotel, la Champions sarebbe la sua lounge. Dobbiamo avere l’idea di essere squadra e proteggerla con grande personalità. Dobbiamo avere il coraggio di scegliere ciò che vogliamo fare. Ci sono tre possibilità: la scelta corretta, quella sbagliata e l’incertezza. Quest’ultima è la peggiore. Non è un alibi giocare ogni tre giorni, il calcio è questo. Incertezze? Quando non sei supportato dall’entusiasmo e dallo star bene tutto diventa più pesante: tu ti impegni però non porti risultati, la testa si appesantisce“.

Juventus, le parole di Spalletti
L’ex CT ha poi commentato l’atteggiamento della squadra: “Ho ragazzi che si impegnano e lavorano nel modo giusto. La regola migliore è sempre il buon senso e la Juve ha sempre avuto regole. E il tempo diventa fondamentale”.
L’allenatore bianconero ha parlato ancora di Yildiz, paragonandolo ad alcuni giocatori allenati in passato: “Io sono stato fortunato, ho avuto qualche grande calciatore, uno dei più recenti che si può accostare a Yildiz è Kvara, aveva quelle caratteristiche. Forse quello che ha avuto meno visibilità di quelli che ho allenato e che è stato fenomenale è Totò Di Natale“.
Si è poi soffermato su Cambiaso e Vlahovic: “Fondamentali per la nostra squadra. Cambiaso è un giocatore modernissimo, non ci sono più i ruoli prestabiliti. Deve diventare un po’ più bravo di testa, troviamogli anche un difetto (ride, ndr). Dusan è un pochino avvantaggiato perché sa bene cos’è la Juventus e cosa ci si aspetta, è abituato alle pressioni di vestire una maglia del genere. Ci ho parlato in questi giorni, è felicissimo e sarebbe felicissimo di rimanere qui. L’altro giorno ha dato risposte splendide sotto tutti gli aspetti“.
Ha concluso spiegando le aspettative per il prossimo match e non solo: “Mi piacerebbe vedere che c’è un piccolo pensiero riferito a quello che abbiamo detto oggi in allenamento“.