Estêvão da record: ‘Messinho’ si è già preso il Chelsea

Messinho? No, Estêvão. Il talento classe 2007 si è già preso il Chelsea dopo pochi mesi: altro record per il brasiliano
C’era una volta un ragazzino, poco più di un bambino, che all’età di 10 anni già brillava nel settore giovanile del Cruzeiro. Talento puro, con la brillante capacità di partire da destra e dribblare gli avversari, prima di illuminare il campo con il suo mancino. Non è un caso che, sin da quando era giovanissimo, gli allenatori lo chiamassero ‘Messinho‘, soprannome mai gradito dal brasiliano. L’obiettivo è sempre stato quello di diventare grande con il suo nome: Estêvão. E a giudicare dai record che sta polverizzando, il suo desiderio si sta realizzando a una velocità impressionante.
Grazie al gol contro l’Ajax, il classe 2007 è diventato il più giovane marcatore della storia del Chelsea in Champions League, battendo un record che durava da…33 minuti. Già, perché la rete di Marc Guiu aveva già segnato il nuovo primato, salvo poi essere superato proprio dall’ex Palmeiras poco prima dell’intervallo.
La sua prima rete europea arriva a coronamento di un inizio da sogno con la maglia dei Blues. Grazie al gol contro il Liverpool, nella sfida di Stamford Bridge il 4 novembre scorso, il ragazzo originario di Franca – città nello Stato di San Paolo – è diventato il più giovane brasiliano a decidere un match di Premier League. Non ha scelto certo una partita banale per prendersi il primato.
Finita qui? Macché. L’impatto di Estêvão ne mondo Chelsea non si misura soltanto con i gol. Grazie all’assist nella vittoria per 5-1 contro il West Ham ad agosto, il brasiliano è diventato infatti il più giovane assistman della storia dei Blues in Premier League.
Maresca incorona Estêvão: “È emozionante vederlo in campo”
Dopo la vittoria contro l’Ajax, Enzo Maresca ha parlato dell’atteggiamento di Estêvão nei suoi primi mesi al Chelsea: “Di solito con i giovani temi che dopo una buona partita si possano già sentire arrivati. Invece lui è educato, umile, vuole imparare. La sua famiglia ha fatto un grande lavoro con lui. Siamo felici non solo per come gioca, ma anche perché è un bravo ragazzo“.
L’allenatore dei Blues non ha scelto un paragone banale per parlare del possibile percorso del classe 2007: “È molto simile a Cole Palmer: l’ho avuto alla stessa età nell’Under 23 del Manchester City. Cole giocava molto largo e ora gioca più dentro al campo. Adesso Estêvão gioca largo, ma in futuro credo che sarà un giocatore più interno. Mi sento fortunato a essere il suo allenatore, i tifosi pagano il biglietto per vedere giocatori come lui“. E se i risultati saranno gli stessi ottenuti dal numero 10, allora i tifosi del Chelsea possono davvero sognare in grande. Guai a chiamarlo ‘Messinho’, il suo nome è Estêvão. E dalle parti di Stamford Bridge stanno imparando a conoscerlo.

Giovani al comando
Un Chelsea giovane. Il progetto di Enzo Maresca fonda chiaramente sul talento da sgrezzare e sulla fantasia dei suoi ragazzi, come dimostra la formazione schierata contro l’Ajax dall’ex allenatore del Leicester City, con un’età media di 22.5 anni, la seconda più giovane per un club inglese in una partita di Champions League. Il primato resta dell’Arsenal, che con Wenger scese addirittura a 21.6 in occasione di una sfida contro l’Olympiakos nella stagione 2009/10.
I cambi hanno abbassato ancora di più l’età media dei calciatori della squadra di Maresca in campo nella sfida contro il club olandese. Dalla panchina è infatti entrato Reggie Walsh, trequartista classe 2008 che ha preso il posto di Romeo Lavia, diventando il più giovane debuttante in Champions League nella storia dei Blues, all’età di 17 anni e 2 giorni. Non si trattava dell’esordio tra i grandi per il ragazzo nato a Chertsey, poco distante da Londra, che grazie alla presenza contro il Djurgarden nelle semifinali della scorsa Conference League diventato il più giovane calciatore a disputare una partita con la maglia dei Blues addirittura dal 1967. Il futuro è oggi, per davvero, in casa Chelsea.