L’incosciente e la fortezza: il duo Perrotta-Fortin regala la terza vittoria al Padova
Il club veneto vince contro il Catanzaro grazie alla rete di Perrotta e allunga in classifica.
S come Suzuki, o Superman. F come Fortin, o Fortezza. Nello stesso giorno in cui il portiere del Parma neutralizza in pieno recupero il rigore di Cornet, il figlio d’arte del Padova fa lo stesso. A Catanzaro è la partita delle prime volte per i veneti: primo centro di Perrotta, prima parata su rigore in Serie B per il numero 14.
Succede tutto nel primo intervallo di gioco. Il difensore ex Bari imbuca il pallone del vantaggio al 32’ su costruzione da calcio d’angolo. Bastano due giri della lancetta dei secondi e il direttore di gara assegna un rigore agli avversari. Iemmello si incarica del tiro, ma Fortin respinge la sua conclusione.
Due debutti, due esultanze. Questa la dice lunga sul momento del Padova. Undicesimo, a quota 11 punti, la squadra di Matteo Andreoletti ottiene il suo terzo successo in campionato, due dei quali in trasferta.
“Voglio punti e concretezza, non più complimenti”, aveva dichiarato l’allenatore dei veneti alla vigilia del match. Dopo il 2-1 incassato a Bari, del cinismo lo hanno dimostrato nel rientro dalla sosta a poco più di 360 km dal San Nicola.
Perrotta ci mette la firma
Se dalle parti di Padova sono aumentati gli ascolti di un tale Achille Lauro e della sua “Incoscienti giovani”, il merito va a Marco Perrotta. Il difensore originario di Campobasso è un cardine della manovra difensiva veneta dall’agosto 2023. Nella scorsa stagione si è messo in mostra non solo per la sua qualità, ma anche per le sue doti canore extra campo. Sui social è andato virale un video in cui suonava il pianoforte sulle note del brano di Achille e cantava con i compagni.
Teramo, Avellino, Pescara, Bari, Palermo e Pro Vercelli: sono queste le realtà in cui è cresciuto, per poi dare il suo contributo nell’anno della promozione del Padova. La scorsa stagione l’aveva conclusa con un bottino di tre reti in 35 presenze fra campionato e Coppa. E all’ottava, attiva il conta-gol anche in Serie B. Su corner, Perrotta si libera e schiaccia il pallone sul secondo palo di Pigliacelli.

La fortezza Fortin
Ma Perrotta non è il solo protagonista del match. A mettere la firma sulla vittoria c’è anche Mattia Fortin. Il classe 2003, fin qui, aveva mantenuto inviolata la porta in due occasioni. Ma si sa, non c’è due senza tre. Allo Stadio Ceravolo respinge la conclusione dal dischetto di Iemmello e congela il risultato sullo 0-1. E si rivela decisivo anche nel secondo tempo neutralizzando qualche altro squillo dell’attaccante e del subentrato Pittarello.
“Non nascondo che in futuro mi piacerebbe giocare con quel numero”, aveva ammesso in un’intervista rilasciata ai nostri canali tempo fa. Alla prima occasione, si è preso il 14, lo stesso del padre. Ma nella sua vita non c’è solo il calcio. Il giovane portiere, acquistato dal Lens in estate e dato in prestito al Padova, è anche uno studente di Psicologia. Sarà questo il segreto della sua abilità nell’anticipare le mosse? È presto per dirlo. Di certo contro il Catanzaro lo ha fatto e contro un esperto della categoria. Un po’ come Suzuki poche ora prima a Genova.
A cura di Beatrice Zattarin