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Italia, Gravina: “Ipotizziamo uno stage a febbraio in vista dei playoff”

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina, in conferenza stampa, ha spiegato i motivi per cui Italia-Israele si è dovuta giocare

Giocare o non giocare? Questo è stato il dilemma che ha accompagnato a lungo la sfida tra Italia e Israele, valida per le qualificazioni al prossimo Mondiale, con tante persone che si sono dette contro a proposito della disputa della partita.

Alla fine la sfida non è mai stata messa in discussione, gli Azzurri hanno vinto e hanno conquistato aritmeticamente l’accesso – quantomeno – ai playoff. A due giorni di distanza dalla gara di Udine, il presidente della FIGC Gabriele Gravina è tornato su quelle che sono state le polemiche che hanno preceduto la partita, concentrandosi anche su quanto accaduto all’esterno dello stadio.

Nella conferenza stampa al termine del consiglio federale, Gravina ha dichiarato: “Italia-Israele non andava giocata? Noi facciamo calcio, dovevamo perdere e subire una penalizzazione e non andare al Mondiale? E mandavamo ai Mondiali proprio Israele, la squadra che non vogliono che partecipi? Faccio fatica a capire queste contorsioni di un pensiero che non mi appartiene. Chi ha pensato questo ha detto una grande idiozia“.

“Noi dobbiamo aggregare. Il clima tra tifosi italiani e israeliani è stato di gioia e serenità. Chi ha vinto ha vinto e chi ha perso ha perso, stesso tenore anche con la dirigenza della federazione israeliana. Lì fuori invece i bellicosi hanno demolito una città, proprio nel giorno in cui veniva pattuita la pace”.

FIGC, Gabriele Gravina (IMAGO)
FIGC, Gabriele Gravina (IMAGO)

Italia-Israele, le parole di Gravina

Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio ha poi proseguito parlando degli scontri che hanno avuto luogo prima e durante la partita nel centro di Udine: “Sono stati causati da soggetti che non hanno nulla a che vedere né con i Propal, né con altri tipi di schieramenti: una gang organizzata solo per distruggere e demolire.

La nostra partita arrivata due giorni dopo una sospensione di un conflitto che sembrava irreversibile e invece siamo andati al centro di Udinese a demolire una città, Ero con Fredriga e non si possono commentare quelle scene”.

“Ipotizziamo uno stage in vista dei playoff”

Come detto, il successo contro Israele è valso i playoff per la Nazionale. Playoff che si disputeranno a metà marzo, circa 5 mesi dopo l’ultimo match valido per le qualificazioni al Mondiale. Gravina ha dunque annunciato che potrebbe essere organizzato uno stage di due giorni per far ritrovare il gruppo: Ipotizziamo un paio di stage, uno in particolare il 9-10 febbraio per dimezzare i temi di distacco dal 16 novembre al 26 di marzo. Sono mesi lunghi dove il mister non avrebbe la possibilità di vedere i giocatori tutti insieme. C’è disponibilità e apertura a parlarne”.

Quasi impossibile, invece, poter pensare al rinvio della giornata di Serie A precedente alle sfide decisive per il Mondiale: “Ritengo piuttosto fantasioso lo slittamento di una partita di campionato, basti vedere a struttura del calendario”.